Dodici persone sono destinatarie di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Frosinone su richiesta della Procura della Repubblica di Frosinone, con l’accusa di avere eseguito decine di truffe ai danni di persone anziane sul territorio nazionale.
Le indagini, condotte dai poliziotti della squadra mobile di e dai Carabinieri di Frosinone, sono iniziate nel novembre 2015, quando i due uffici investigativi hanno raccolto nel giro di pochi giorni oltre 10 denunce di truffe consumate o tentate ai danni di anziani, in cui si evidenziava un medesimo modus operandi.
Tutte le vittime, infatti, avevano denunciato di aver ricevuto una telefonata da un sedicente maresciallo dei carabinieri o da un avvocato, il quale riferiva loro di essere un familiare (figlio o nipote, a seconda dei casi) coinvolto in un incidente stradale e di essere stato trattenuto presso un ufficio di polizia.
Ovviamente si trattava solo di un racconto immaginario creato ad arte dai malviventi. La telefonata proseguiva, infatti, con la richiesta di denaro necessario a risarcire il danno causato dal finto incidente stradale paventando, in caso contrario, gravi conseguenze giudiziarie a carico del familiare.
Quando la truffa andava a segno, con la vittima che cedeva alla paura ingenerata dalla messinscena e con il conforto suscitato dall’autorevolezza del mestiere dichiarato dagli interlocutori, il fantomatico tutore dell’ordine (o avvocato) concludeva il colloquio indicando alla vittima una persona che si sarebbe recata presso la sua abitazione per ritirare il risarcimento del danno, che spesso si concretizzava anche nella consegna di gioielli e preziosi in genere.
L´abilità nei raggiri era tale che i truffatori si dimostravano in grado anche di carpire, durante il colloquio telefonico, le informazioni, nome del familiare e altri dettagli, che poi utilizzavano per rafforzare la loro credibilità verso la malcapitata vittima.
Da queste denunce si sono poi sviluppate le indagini dei poliziotti e dei carabinieri che hanno consentito di dare un nome ed un volto a tutti i truffatori e sottoporli a specifiche ed intense attività di monitoraggio.
Gli investigatori hanno così scoperto l´esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale nel quale un sodale, in particolare, era specializzato nel chiamare telefonicamente le vittime, fingendosi avvocato o Maresciallo dei Carabinieri, a seconda dei casi; quando la vittima cadeva nell’inganno, entravano in scena i complici addetti al ritiro del denaro o dei preziosi destinati al fantomatico risarcimento dei danni.
Lucia Laura Sangenito, la “vice” nonnina d’Italia, vive a Sturno, in provincia di Avellino, e… Leggi tutto
Durante il lockdown imposto dall’emergenza Covid, un’automobile ufficiale dei Vigili del Fuoco veniva usata per… Leggi tutto
Un 27enne di Sant'Agata dè Goti è stato sottoposto a un provvedimento restrittivo dopo aver… Leggi tutto
Il Questore di Napoli ha ordinato, su segnalazione del Commissariato San Ferdinando, la sospensione per… Leggi tutto
Non luogo a procedere. E’ questa la decisione del Gup all’esito dell’udienza tenutasi presso il… Leggi tutto
La sanità pubblica napoletana è sempre più vicina al collasso, almeno secondo quanto denunciato dall’assemblea… Leggi tutto