All’ospedale ‘Cardarelli’ di Napoli ci sono ancora barelle utilizzate come letti nei corridoi per il ricovero di pazienti, e le carenze di personale di fronte alla mole di lavoro che cresce sempre piu’ non sono state affrontate.
Un collasso vicino, secondo Anaao Assomed partenopea, che chiede un incontro urgente al presidente della Regione Campania e commissario straordinario alla Sanita’ Vincenzo De Luca e al presidente della commissione Sanita’ del Consiglio Regionale Raffaele Topo.C “De Luca sul Cardarelli ci ha ingannati – dice il segretario dell’organizzazione, Franco Verde – in campagna elettorale promise che sarebbe diventato come il San Raffaele e non si vede alcune iniziativa in questo senso”. La denuncia del sindacato dei medici parte dalla rilevazione di errori di gestione commessi in 30 mesi, che vanno dall’assenza di un filtro sul territorio che impedisca l’arrivo di 300 pazienti al giorno, senza che siano stati rafforzati i poli di emergenza a Napoli per impedire l’iperafflusso al Cardarelli.
Sempre secondo l’Anaao Assomed, non si hanno piu’ notizie dell’apertura di un pronto soccorso al CTO. Anche il trauma center promesso e’ rimasto lettera morta, senza l’invio di risorse umane e tecnologiche, ma solo di altri pazienti. Il nodo piu’ grave resta il vuoto di organico per l’ospedale piu’ grande del Mezzogiorno.
Quelle 700 unita’ necessarie in pianta organica sono state tamponate con l’autorizzazione a coprire solo 240 posti, grazie allo sblocco del turn over.
“Tutte le attenzioni sono sull’apertura dell’Ospedale del Mare – sottolinea Verde – e noi riteniamo che si debba aprire presto, ma un amministratore riformista ha l’obbligo di rafforzare al massimo i presidi di emergenza nella citta'”.
C’e’ anche il blocco della stabilizzazione dei precari, tra le questioni che Anaao Assomed intende sottoporre al presidente della Regione e l’urgenza di aprire il pronto soccorso generalista al Policlinico.
Articolo pubblicato il giorno 10 Ottobre 2017 - 18:57