Ci sono due inchieste sul pestaggio avvenuto la scorsa settimana in una discoteca di Carinaro in provincia di Caserta dove è rimasto ferito, Ivanhoe Schiavone, quarto dei sette figli del boss Francesco Schiavone Sandokan, capo dei Casalesi. Un fascicolo è in capo alla procura di Napoli Nord, guidata da Francesco Greco, l’altro in mano alla Dda, pool diretto da Luigi Frunzio, sostituti procuratori Vincenzo Ranieri e Fabrizio Vanorio.
Nessuna denuncia era stata presentata neanche dai titolari della discoteca nonostante la zuffa abbia coinvolto una cinquantina di giovani, ubriachi e su di giri, della provincia di Caserta e del Napoletano. Ad avere la peggio sarebbe stato proprio Ivanhoe Schiavone.
La notizia del pestaggio è cominciata a circolare il giorno dopo con un filmato sul web e chi vi ha partecipato è andato nel panico perché aver pestato il figlio di Sandokan, può sicuramente scatenare una violenta reazione a catena. Chi avrebbe avuto un ruolo da protagonista sarebbe stato un congiunto di un boss di Marano. I carabinieri ora sono al lavoro per identificare i partecipanti alla mega rissa.
Ma la preoccupazione degli investigatori è tutta rivolta alle possibili conseguenze che un atto del genere può scatenare. Ivanhoe Schiavone è stato arrestato, processato, assolto e scarcerato nel 2015 dalle accuse di avere fatto parte del clan del padre. Dal dicembre 2016 non è più sorvegliato di pubblica sicurezza.
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