“Da bambino, sia fisicamente sia mentalmente avevo degli handicap e questo ha condizionato tutta la mia esistenza”. E ancora: “Sono qua per la prima volta nella mia vita, credo, senza corazze e senza maschere”. Parla così Pietro Maso, passato tristemente alla storia per aver assassinato i genitori ed ora tornato il libertà, durante ‘L’Intervista’, il talk one to one di Maurizio Costanzo che torna domani nella seconda serata di Canale 5, proponendo subito un ospite esplosivo, suscitando non poche proteste. Domani, nella prima puntata del nuovo ciclo, in onda giovedì alle 23.20, Maso, dopo 22 anni di carcere e un periodo in una clinica psichiatrica, parlerà per la prima volta parla in Tv di uno dei più clamorosi casi di omicidio a sfondo familiare della cronaca italiana. Ma sui social, in particolare sulla pagina Facebook di Maurizio Costanzo, si scatena la polemica: “Cosa c’è da capire e da approfondire nell’intervistare un assassino? A chi interessa?”, chiede qualcuno. Mentre qualcun altro invita al boicottaggio: “Costanzo e Mediaset vergognatevi. Dare visibilità, compensi e la possibilità di dire la sua ad un assassino x garantirsi il picco dell’audience. Misera pagina di giornalismo. Nessuno dovrebbe guardarla!” Il format prevede che intervistato e intervistatore si ritrovino soli nella ”scatola”, una stanza quadrata in cui si instaura una conversazione intima e sincera, attraverso video evocativi che vengono proiettati sulle pareti che li circondano, si ripercorrono i momenti più toccanti della vita dell’ospite. Maso, che ha chiuso i conti con la giustizia per l’omicidio dei genitori, è tuttora sotto inchiesta, accusato di tentata estorsione nei confronti delle sorelle. Sulla vicenda è intervenuto infatti anche l’avvocato delle sorelle di Pietro Maso, Agostino Rigoli, definendo l’intervista di Costanzo – in un’intervista al ‘Correre del Veneto’ – “una miseria”, messa in piedi per “mezzo punto in più di share”.
Articolo pubblicato il giorno 3 Ottobre 2017 - 22:24