#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 27 Gennaio 2025 - 17:47
14.7 C
Napoli

Manifesti funebri abusivi a Scafati: nuove accuse all’ex sindaco e ai responsabili delle due imprese

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Scafati. Manifesti funebri abusivi e mancato versamento dei diritti per le affissioni: nuove accuse per l’ex sindaco Angelo Pasqualino Aliberti, il suo staffista Giovanni Cozzolino e per il responsabile dell’area economico finanziaria del Comune di Scafati, Giacomo Cacchione ai quali รจ stato recapitato un avviso di conclusione delle indagini insieme ai responsabili delle due agenzie di pompe funebri che operano sul territorio: l’Eternitร  e Cesarano. I tre sono accusati di abuso d’ufficio, aggravato dall’articolo 7, cioรจ per aver agevolato le due imprese concorrenti, ritenute vicine – la prima – al clan Matrone, la seconda al clan D’Alessandro di Castellammare.
Il sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Montemurro, ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini agli indagati – notificato ieri – dagli uomini della sezione Dia di Salerno guidati dal colonnello Giulio Pini e dal capitano Fausto Iannaccone.
Insieme all’ex sindaco, a Cozzolino e Cacchione sono finiti nel registro degli indagati Giuseppina Ametrano, 50 anni di Boscoreale, legale rappresentante della Eternitร  srl, Alfonso e Catello Cesarano di Castellammare, all’epoca legali rappresentanti della ‘Cesarano Nicola Pompe funebri’.
Secondo l’accusa Aliberti, Cozzolino e Cacchione non avrebbero impedito alle due imprese funebri di affiggere i manifesti mortuari in spazi non consentiti e quindi evitando che pagassero i tributi dovuti procurando alle ditte un vantaggio economico. Inoltre, l’ex staffista Giovanni Cozzolino avrebbe, per i favori prestati, beneficiato di un funerale gratis per un suo congiunto defunto, Francesco Gallo, effettuato con la ditta l’Eternitร .
La questione รจ emersa durante le indagini che la Dda di Salerno ha svolto sull’amministrazione di Scafati e sui legami che esponenti politici hanno avuto con i referenti del clan Ridosso-Loreto, nell’ambito della quale Aliberti e Cozzolino sono indagati per scambio di voto con Gennaro, Luigi e Andrea Ridosso Ridosso, Alfonso Loreto, l’ex consigliere Roberto Barchiesi, Ciro Petrucci, il consigliere regionale Monica Paolino e il fratello dell’ex primo cittadino Nello Maurizio Aliberti.
A supportare le accuse relative alle omissioni e alle agevolazioni alle imprese di pompe funebri, lo scorso anno, sono arrivate anche le dichiarazioni del dirigente dell’area economica, Giacomo Cacchione, che ha rivelato di aver ricevuto pressioni dall’allora sindaco e da Cozzolino affinchรจ la situazione relativa all’affissione dei manifesti pubblici rimanesse immutata e cioรจ che i referenti delle due imprese funebri che svolgono il servizio sul territorio non pagassero i tributi dovuti per l’affissione e si attenessero a spazi prestabiliti per la pubblicitร  dei manifesti funerari.


Articolo pubblicato il giorno 27 Ottobre 2017 - 08:26
facebook

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache รจ in caricamento