La difesa di Cesare Battisti e’ convinta che il presidente brasiliano Michel Temer rispettera’ le regole e non consegnera’ all’Italia l’ex terrorista dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, condannato in Italia a 4 ergastoli per altrettanti omicidi.
“La revisione della decisione presidenziale e’ impossibile a cause del lasso di tempo e del fatto che non esiste alcun difetto nella conclusione finale, come riconosciuto dallo stesso Tribunale supremo federale”, hanno affermato i legali parlando con la stampa brasiliana. Inoltre, secondo gli avvocati, “la prescrizione della richiesta punitiva per i reati attribuiti (a Battisti) nel Paese di nascita impedisce anche la sua estradizione”.
“Si spera – hanno concluso – che il presidente della Repubblica, noto docente di diritto costituzionale rispetti le leggi brasiliane, anche a fronte delle pressioni politiche interne ed esterne”.
La difesa dell’ex terrorista ha parlato poche ore dopo la notizia che il presidente brasiliano, Michel Temer, avrebbe deciso di revocare lo status di rifugiato politico a Battisti, latitante da 36 anni. Lunedi’ gli avvocati di Battisti avevano inviato una nuova dichiarazione alla Corte suprema federale chiedendo la sospensione di qualsiasi ordine di estradizione o espulsione dell’italiano.
Per loro qualsiasi decisione puo’ essere presa solo dopo aver esaminato la richiesta di ‘habeas corpus’ da loro depositata a settembre. Secondo il quotidiano ‘Jornal do Brasil’, Temer ha deciso di revocare lo status di rifugiato – concesso dall’ex presidente Ignacio Lula da Silva – e ha dato ordine di estradarlo in Italia sempre che, nel mentre, i giudici del Tribunale Supremo Federale non accettino la richiesta di ‘habeas corpus’ (cioe’ si esprimano contro la limitazione delle liberta’ personali) chiesta dai suoi legali lo scorso 25 settembre quando il governo italiano ripresento’ la richiesta di estradizione.
Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2017 - 08:10