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La Camera approva il ‘Rosatellum bis’ tra le proteste dei ‘grillini’

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Roma. Con 375 “sì” e 215 “no” l’aula della Camera ha approvato a scrutinio segreto il Rosatellum bis. Hanno votato a favore Pd, FI, Ap, Lega Nord, Civici e Innovatori, Psi, Udc, Direzione italia, Ala-Scelta civica, Des-centro democratico. Contrari M5S, Mdp, Sinistra italiana, Fdi e Alternativa libera. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Probabile che l’esecutivo chieda la fiducia anche a Palazzo Madama in modo da avere ai primi di novembre il via libera definitivo alla nuova legge elettorale.
Tra proteste di piazza e il rischio dei franchi tiratori, la maggioranza ha quindi tenuto dopo aver incassato anche tre voti di fiducia. Ieri i primi due: con 307 “sì”, 90 i contrari e nove astenuti, nel primo caso; 308 voti favorevoli, 81 contrari e 8 astenuti al secondo scrutinio. Questa mattina il terzo voto di fiducia ha raccolto 309 “sì”, 87 “no” e 6 astensioni.
Animi accesi durante il pomeriggio quando è stato approvato una norma che il M5S ha bollato come “salva-Verdini” perché consente agli italiani residenti in Italia di potersi candidare in una ripartizione delle circoscrizioni estere. Al termine della votazione finale, dure proteste da parte dei manifestanti grillini che da ieri sono radunati davanti a Montecitorio: “Buffoni” e “vergogna” alcuni epiteti lanciati dai simpatizzanti M5S all’indirizzo dei deputati favorevoli al Rosetellum.
Tre fiducie come alla Camera solo che il voto finale è palese. Il Senato si appresta ad accogliere il Rosatellum. Fiducia il 24 o il 25 ottobre. I partiti che hanno sottoscritto il patto, sulla scia del successo a Montecitorio, già si compattano anche a palazzo Madama. Hanno espresso distanze dalla legge elettorale Chiti e Micheloni, perplessità arrivano anche da altre aree del partito. Nel Pd si registra malessere soprattutto tra gli eletti al nord, soprattutto in Lombardia e Veneto, ma fonti parlamentari dem sottolineano che difficilmente si arriverà ad esprimere nel voto una contrarietà alla legge. Il voto segreto è previsto solo sugli emendamenti legati alle minoranze linguistiche. Sarà quello un passaggio importante ma con il sì ampio della Camera si riducono gli spazi dei ‘dissidenti’. Forza Italia dovrebbe abbandonare l’Aula per abbassare il quorum e così la Lega. “Non avremo problemi”, la convinzione nel Pd e nel centrodestra. Defezioni potrebbe registrarsi nel gruppo misto e delle autonomie ma i verdiniani sono a favore del ‘Rosatellum’.
Ieri si è tenuta una riunione di gruppo di Alternativa popolare: qualcuno – sottolineano fonti parlamentari – ha espresso dei dubbi sul Rosatellum ma alla fine si è convenuto di dire un sì unanime al sistema di voto. Nella riunione è arrivato no secco invece allo ius soli. “Se i democratici battono su questo tasto noi abbiamo già la campagna elettorale pronta”, sottolinea un senatore centrista. E la promessa è anche quella di non uscire dall’Aula, qualora il Pd dovesse insistere calendarizzando il provvedimento. “Se è passata la fiducia sul Rosatellum ora si può metterla anche sullo ius soli”, argomentava oggi per esempio Orfini. Ma la finestra di ottobre è ormai chiusa, dal 27 ottobre arriverà la legge di stabilità. Lo ius soli potrebbe approdare a novembre, anche se Renzi – spiegano ancora fonti dem – continua a tenere un profilo basso sull’opportunita’ di arrivare ad una prova di forza. Piuttosto i renziani premono affinchè ritorni in agenda il tema vitalizi ma entrambi le riforme rischiano di non vedere la luce. “E’ una vergogna che abbiano deciso di affondare il provvedimento, sarebbe un vero autogol”, spiegava alla Camera il senatore Esposito a dei colleghi di partito. La riforma dei vitalizi è ancora in Commissione Affari costituzionali di palazzo Madama: l’orientamento dei dem è quello di cambiare il testo, eliminando il tema della retroattività. Ma il Movimento 5 stelle è pronto a tornare all’attacco: “Il 24 organizzeremo una manifestazione e legheremo il tema della legge di stabilità a quello dei vitalizi. Si apprestano – spiega il pentastellato Cecconi – a dare il via libera al Rosatellum con i soldi in tasca…”.


Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2017 - 22:00

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