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Investire in Borsa, la Fed stringe i tempi sul rialzo tassi

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Se volete investire nella Borsa americana, oltre a leggere quotidianamente le news di portali qualificati come giocareinborsa.com, potrebbe essere di interesse cercare di tenere a mente gli spunti che seguono, in grado di tracciare brevemente le potenziali evoluzioni del mercato a stelle e strisce nelle prossime settimane.

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Per far ciò, cominciamo con il ricordare che negli ultimi giorni diversi discorsi dalla Federal Reserve stanno supportando la previsione di un rialzo dei tassi fed funds a dicembre. Diversi membri sembrano infatti essere concordi nell’affermare che la strada dei tre rialzi dei tassi nel 2017 possa essere rispettata, e che esistono molti margini di sviluppo dell’attuale politica monetaria, evidentemente non molto espansiva, dato che il tasso neutrale è intorno al 2,5%.

Difficile insomma smentire le opinioni di chi è pronto a scommettere sul nuovo rialzo dei tassi: l’economia USA è solida, prossima al pieno impiego e con la sola inflazione sotto stima a nuocere a un quadro molto positivo. Una conferma di tale visione positiva è giunta peraltro dal Beige Book, preparato per la riunione del FOMC del 1° novembre, che ha riportato una crescita fra la “modesta” e la “moderata”. L’espansione economica è ulteriormente proseguita e rimane diffusa, sia a livello geografico, sia a livello settoriale. Il mercato del lavoro viene definito come sotto pressione, con segnali di significativa difficoltà da parte delle imprese a reperire manodopera, e con effetti restrittivi anche sull’attività.

Per quanto riguarda l’inflazione, il Beige Book sottolinea come nonostante gli aumenti dei costi, le imprese rimangono ancora riluttanti a trasferirli sui prezzi finali e, dunque, ai consumatori. Nel complesso, anche il Beige Book fornisce però un quadro in linea con quello che emerge dai dati, riepilogando in particolar modo come la stagione degli uragani abbia indotto effetti negativi ma solo transitori, e come rimangano forti le impressioni di una espansione diffusa, di un mercato del lavoro al pieno impiego, di scarse pressioni su prezzi e salari.

Insomma, alla luce del riassunto elaborato nel Beige Book, e alla contestuale luce dei commenti dalla Federal Reserve, per il momento rimane invariata la previsione di rialzo dei tassi a dicembre, pur con un eventuale proseguimento della debolezza dell’inflazione che potrebbe rallentare i rialzi previsti per il 2018.

Bisognerà altresì ponderare quali saranno i risvolti in chiave politica. Il presidente Trump non offre grandi certezze in merito, e una conferma di tale impressione è arrivata notando il suo nuovo cambio di opinione riguardo a un possibile accordo bipartisan sulla riforma sanitaria, pur avendolo sostenuto nei giorni precedenti. Il disegno di legge bipartisan preparato al Senato vorrebbe estendere i sussidi alle assicurazioni per almeno altri due anni, dando così sostegno alle classi di reddito più basse. Il cambiamento di opinione di Trump mette pertanto in dubbio – sottolineano gli analisti politica americani – la possibilità di arrivare a una legge che permetta di contenere i rialzi dei premi assicurativi nel 2018 e aumenta la confusione sul futuro della riforma sanitaria… forse prossima a un nuovo flop?


Articolo pubblicato il giorno 19 Ottobre 2017 - 17:53

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