Nei primi otto mesi del 2017 sono stati attivati oltre un milione di contratti a tempo indeterminato (1.032.486 comprese le trasformazioni) con un calo del 2,5% sullo stesso periodo 2016. Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul precariato: le cessazioni di contratti stabili nello stesso periodo sono state in linea con le assunzioni (1.033.409). Nel complesso i nuovi rapporti di lavoro (fissi e a termine) nel periodo sono stati 4.597.982 a fronte di 3.653.940 cessazioni. Il saldo totale è così positivo per 944.042 unità.
I contratti a chiamata hanno invece registrato un aumento del 129,5%: l’aumento da 121.000 contratti del 2016 a 278.000 nel 2017 è spiegato con la necessità per le imprese di ricorrere a strumenti contrattuali sostitutivi dei voucher, cancellati dal legislatore a partire dalla metà dello scorso mese di marzo e sostituiti, a partire da luglio e solo per le imprese con meno di 6 dipendenti, dai nuovi contratti di prestazione occasionale.
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