Gragnano. Dei pacchi per i poveri distribuiti ai non aventi diritto. L’ira dell’ex fascia tricolore Michele Serrapica che ha anche provveduto ad inviare un’ informativa al prefetto di Napoli. “Uno spreco infinito – afferma – sia per la convenzione con un’ associazione “inesistente” ma anche per una non regolare consegna dei pacchi ai veri poveri”.
“Un accordo – dice l’ex primo cittadino – che è saltato a seguito di una proroga illegittima del caposettore comunale che senza approvazione da parte della giunta è nulla. Si è andati oltre il tempo stabilito dalla convenzione con l’associazione Campania Onlus ma nessuno ha fermato tale iter e il Comune ha speso 8mila euro per alimenti da destinare alle famiglie bisognose e non.
Pacchi che gli uffici comunali unitamente ai politici hanno cercato di smistare richiamando l’attenzione delle parrocchie del territorio, per avere la possibilità di estendere l’invito a più persone ritenute disagiate.
Ma l’effetto non è stato quello sperato. Difatti alcuni nominativi, circa una trentina, sono inseriti due volte, ovvero ne ricevono un pacco alimentare doppio. Consegnato dalle chiese e erogato dal Comune. Ma ancor più imbarazzante – continua – è che durante la consegna di un pacco destinato ai poveri una residente ne richiedeva anche un secondo da dover portare “alla cameriera che fa i servizi a casa di mio figlio.
Il problema è a monte, la convenzione per i termini non rispettati non doveva essere portata a termine, doveva essere annullata ad horas. Soldi che potevano essere investiti diversamente per i poveri e dargli un aiuto sì, ma di qualità e non di ultima scelta. Abbiamo pastifici di Gragnano che producono quantitativi di pasta importanti tutti i giorni. Cercare – conclude – un accordo con gli stessi sarebbe stato economicamente più vantaggioso per l’ente e sicuramente anche per le famiglie bisognose che, con uno stesso importo stanziato, si sarebbero trovate nei pacchi pasta di qualità e non anonima”.
Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2017 - 21:59