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Fidanzati uccisi, i familiari: ”Vogliano giustizia”

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“Se non ci sara’ giustizia, se non ci sara’ la condanna all’ergastolo chiesta dal pubblico ministero, Teresa e Trifone moriranno una seconda volta”. Lo ha affermato oggi nell’aula della Corte d’Assise di Udine l’avvocato Giacomo Triolo, uno dei legali che assistono i familiari di Teresa Costanza, uccisa insieme al fidanzato Trifone Ragone a colpi di pistola la sera del 17 marzo 2015 nel parcheggio del palazzetto dello Sport di Pordenone.
. Il legale ha chiuso i due giorni di discussione dedicati agli avvocati di parte civile che si sono associati alla richiesta di condanna gia’ avanzata nelle scorse udienze dal pubblico ministero Pier Umberto Vallerin per Giosue’ Ruotolo, unico imputato per il duplice omicidio.
“La responsabilita’ e’ palmare, evidente – ha aggiunto – I genitori chiedono che venga fatta giustizia. Ovviamente nessuno potra’ tornare loro i figli, ma resta il grande dolore che sono morti per niente, per mano di un soggetto che, di fatto, odiava, covava rancore. Si puo’ uccidere per odio, ma non doveva succedere”.
In aula hanno assistito alla discussione anche i familiari delle vittime. Tra loro la mamma di Trifone Ragone, Eleonora che “ora – ha detto il legale – vivra’ questi giorni che mancano alla sentenza con sete di giustizia ma serena perche’ siamo convinti che avremo la giustizia terrena ma che l’occhio di Dio e’ lungo.
Chi commette questi atti di malvagita’ paga perche’ Dio esiste”. “Giosue’ e’ un grande manipolatore, e’ freddo, ma soffre – ha aggiunto la mamma di Trifone – Credo che la presenza di Teresa e Trifone abbia permeato anche gli animi dei giudici della Corte, per cui sono fiduciosa. Prenderanno le giuste decisioni”.
La mamma di Trifone ha anche spiegato di praticare il cross-fit che la sta aiutando nel corpo e nell’anima “perche’ vivo le stesse esperienze di Trifone. Di queste amicizie che poi si formano all’interno della palestra e di questo spirito di unione che si forma nel gruppo. Ho capito – ha concluso – perche’ lui ci teneva tanto”.


Articolo pubblicato il giorno 24 Ottobre 2017 - 19:16

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