Brusciano. Bomba alla casa del boss Tommaso Rega, ‘Chirichiello’. E’ una guerra senza quartiere quella che si sta consumando tra Brusciano e Marigliano tra i gruppi emergenti. Al lavoro i carabinieri di Castello di Cisterna, guidati dal capitano Tommaso Angelone, per capire cosa sta accadendo negli ambienti criminali locali. L’avvertimento a Giancarlo Rega, fratello del boss Tommaso, è uno degli effetti di una faida silenziosa e senza vittime che si sta consumando nella zona. Nella notte tra mercoledì e giovedì, quando da poco erano passate le 23, l’esplosione in via Amendola, sotto la casa di Rega. Poco più lontano, in via Pirandello sono stati esplosi alcuni colpi a salve.
La bomba ha provocato solo tanta paura ma nessun danno rilevante nel centro storico di Brusciano, nelle immediate vicinanze della Chiesa Santa Maria delle Grazie.
Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, insieme ai colleghi della sezione rilievi e delle stazioni di Brusciano e Marigliano.
E’ scattato un blitz nelle zone calde con posti di controllo e perquisizioni domiciliari. Poco dopo l’esplosione della bomba, nel corso di una perquisizione domiciliare sono stati ritrovate dosi di marijuana e cocaina a casa di un pregiudicato 27, finito poi in manette. I carabinieri di Marigliano hanno rinvenuto in via Ponte dei Cani una vettura in fiamme, presumibilmente utilizzata poco prima dagli attentatori che hanno agito in via Amendola sotto casa di Giancarlo Rega. E’ chiaro che è in atto una lotta per il controllo del territorio, una faida coperta dall’omertà dei cittadini della zona. In meno di un anno a Brusciano si sono contate almeno 6 sparatorie e due attentati dinamitardi, episodi avvenuti in strada anche in orari di punta.
Quella dell’altra sera è la seconda bomba destinata agli esponenti della famiglia Rega. Venti giorni fa, l’obiettivo era proprio Tommaso Rega, ritenuto il reggente dell’omonimo clan.
Articolo pubblicato il giorno 20 Ottobre 2017 - 20:23 / di Cronache della Campania