Francesco Scarsella, il 32enne pluripregiudicato di Alatri in provincia di Frosinone che ieri pomeriggio ha investito e ucciso sulla Casilina una coppia di motociclisti campani, era senza patente da undici anni.
Il documento di guida gli era stato definitivamente revocato nel 2006 e ieri pomeriggio quindi non avrebbe dovuto essere al volante della Smart che, come una scheggia impazzita, percorreva la Casilina, a Ferentino. Lungo la traiettoria dell’auto guidata da Scarsella, sotto effetto di alcol e cocaina, sono finiti due centauri, marito e moglie: Giancarlo Marraccino, 37 anni, ingegnere Fca di Aversa e Rosaria Orlando, 40 anni, insegnante di Sant’Antimo.
Sono morti sul colpo mentre, dopo una domenica di sole, tornavano a Cassino, dove vivevano pur essendo originari delle province di Caserta e Napoli. Scarsella e’ stato arrestato nella tarda serata di ieri dai carabinieri del Comando provinciale di Frosinone, diretti dal colonnello Fabio Cagnazzo e da quelli della Compagnia di Anagni agli ordini del capitano Meo.
L’accusa formulata dal magistrato della Procura di Frosinone nei confronti del trentaduenne e’ quella di omicidio stradale plurimo con l’aggravante della guida sotto effetto di sostanze stupefacenti e con la patente revocata.
Questa mattina, presso l’obitorio dell’ospedale ‘Spaziani’ di Frosinone, il medico legale sottoporra’ i corpi delle due vittime all’esame autoptico.
(nella foto il luogo dell’incidente e nei riquadri Francesco Scarsella e Giancarlo Marracino)
Articolo pubblicato il giorno 16 Ottobre 2017 - 09:32