Nel mondo ogni anno muoiono 1.400.000 persone per epatite virale, mentre gli infetti da HBV ed HCV sono quasi 400 milioni. Un’epidemia che ha portato l’
Organizzazione Mondiale della Sanità a lanciare il programma “Towards the elimination of epatitis B e C by 2030”, che ha come obiettivo quello di
assicurare nei prossimi 13 anni la terapia dell’HBV e dell’HCV all’80% dei pazienti, con una previsione di ridurre del 90% le nuove infezioni e del 65%
il tasso di mortalità entro il 2030.
In Campania purtroppo il dato non è meno allarmante. Nella regione la mortalità per cirrosi epatica ed epatocarcinoma è più elevata rispetto alla media nazionale: si stima infatti che in Campania siano 100.000 i soggetti portatori di infezione da HCV. Grazie all’impiego delle nuove terapie e l’ impegno dei clinici e delle istituzioni, negli ultimi tre anni sono stati guariti dall’infezione 97.300 pazienti in Italia, di cui quasi 13.000 in Campania. Di questo e delle ultimissime novità in termini di diagnosi e cura delle malattie di fegato presentate a Washington DC, all’annuale riunione AASLD, conclusasi in data 24 ottobre si parlerà nel corso del convegno medico“L’ epatologia nel III millennio”, giunto, quest’anno, alla sesta edizione, in programma venerdì 3 e sabato 4 novembre.
Il corso, coordinato come sempre dal dottor Ernesto Claar, epatologo presso l’ Ospedale Evangelico Betania e presidente dell’AIGO Campania (associazione gastroenterologi ospedalieri), quest’anno si occuperà in particolare delle strategie di eliminazione radicale del virus C e della loro sostenibilità economica, delle manifestazioni extra-epatiche dell’infezione da HCV e delle loro possibili terapie e, infine, della steatosi epatica non alcolica (NAFLD o “fegato grasso”) che rappresenta l’ aspetto epatico della sindrome metabolica (la vera, grande e crescente epidemia dell’era moderna). I lavori del convegno sono in programma al Centro Congressi Federico II in via Partenope. Negli stessi giorni, poi, sul lungomare di via Caracciolo l’AIGO Campania, in collaborazione con l’Associazione dei pazienti EpaC e l’Asl Napoli 1 Centro, metterà a disposizione unità informative allo scopo di sensibilizzare la popolazione e allo stesso tempo effettuare, ai soggetti interessati,i test salivari per l’individuazione dell’Epatite C.
“Oggi – spiega Ernesto Claar – grazie al Piano di eradicazione dell’infezione da HCV, l’Agenzia Italiana del Farmaco consente il trattamento con i nuovi farmaci ad azione antivirale diretta a tutti i pazienti, indipendentemente dalla gravità della malattia di fegato. Il 75% dei soggetti con infezione da HCV può presentare manifestazioni extraepatiche quali diabete, demenza, problemi cardiovascolari, danno renale ed ematologici; l’eradicazione dell’ HCV si traduce in un beneficio clinico globale ed ad una riduzione della mortalità”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2017 - 13:31