Una brutta Italia non va oltre l’1-1 in casa contro la Macedonia nella penultima giornata delle qualificazioni ai Mondiali al termine di una partita giocata male e finita peggio. Gli Azzurri, grazie al ko dell’Albania in Spagna sono sicuri secondi nel Girone G ma non sono ancora sicuri di rientrare fra le migliori otto secondi che giocheranno i playoff per andare in Russia. Una prestazione negativa quella dell’Italia, uscita fra i fischi dell’Olimpico Grande Torino e ora costretta a fare risultato in Albania per non rischiare un’esclusione che avrebbe del clamoroso. Un’Italia con pochissima qualità in mezzo al campo (al netto delle assenze dei vari Verratti, Marchisio e De Rossi), con difficoltà nel creare gioco e nel tenere nel secondo tempo il ritmo di una Macedonia che non aveva nulla da perdere. Male in difesa Bonucci, giocatore irriconoscibile. La sua prestazione è la fotografia di una Nazionale che non ha convinto. Lo stesso Insigne, scintillante nel Napoli, in Azzurro sembra limitarsi al compitino senza riuscire a fare la differenza. C’è da correre ai ripari e anche in fretta. Tutto confermato nella formazione dell’Italia. Il ct Gian Piero Ventura schiera un 4-3-3 con la ricomposta BBC (Bonucci, Barzagli e Chiellini) in difesa davanti a Buffon in campo con una maglia azzurra celebrativa dei suoi 20 anni di nazionale. A centrocampo il ct schiera Gagliardini e Parolo, con i due ex granata Zappacosta e Darmian sule fasce. Immobile è la punta centrale affiancato da Insigne e dall’esordiente Verdi. Nella Macedonia, in avanti due conoscenze del campionato italiano: Pandev e Nestorovski. Partenza aggressiva dell’Italia che al 7′ sfiora subito il vantaggio: splendido triangolo al limite dell’area fra Insigne ed Immobile, l’attaccante del Napoli si trova solo davanti al portiere ma calcia debolmente e la palla termina in angolo. Macedonia però tutt’altro che arrendevole, spinta dalla nutrita e rumorosa presenza di tifosi macedoni. Al 16′ è infatti Pandev ad impegnare Buffon dal limite. Nonostante le buone notizie provenienti dalla Spagna, gli Azzurri faticano a trovare ritmo e soprattutto spazi nella munita difesa macedone. I più in palla sembrano essere Verdi e Zappacosta a destra, mentre a sinistra fatica Insigne che al 35′ però fallisce un’altra buona occasione con un colpo di testa debole da ottima posizione su cross di Parolo. E’ però proprio dai piedi del numero 10 che parte al 39′ l’azione del gol dell’Italia: bel filtrante per Immobile in area, facile assist in mezzo per Chiellini che non deve fare altro che depositare la palla in rete. Immediata reazione macedone con Nestorovski che per poco non approfitta di uno svarione di Bonucci, anche stasera lontano parente del giocatore visto nella Juve. Nell’intervallo Ventura deve sostituire Barzagli, fermato da un lieve risentimento muscolare, al suo posto Rugani. L’Italia sembra volersi accontentare e qualche disimpegno un po’ farraginoso in difesa costringe i centrocampisti a restare sempre molto bloccati dietro. Ventura manda allora in campo Bernardeschi al posto di Verdi, tutto sommato positivo il suo esordio. Il ct fa poi esordire anche l’atalantino Cristante al posto di un abulico Gagliardini. Il gioco dell’Italia però non decolla e alla mezzora la Macedonia trova addirittura il pareggio: su un filtrante di Pandev, Chiellini e Darmian si perdono il neo entrato Trajkovski che entra in area a batte Buffon con un preciso diagonale. Dalle tribune dell’Olimpico arrivano inevitabili bordate di fischi. L’Italia sotto shock solo negli ultimi minuti prova a farsi rivedere in avanti, ma in modo confusionario e senza alcun costrutto. Un finale davvero deludente, con gli Azzurri che escono dal campo fra i fischi mentre dall’altra parte i giocatori macedoni vanno a festeggiare sotto i loro tifosi un risultato alla vigilia insperato.
Articolo pubblicato il giorno 6 Ottobre 2017 - 23:23