Il pubblico ministero Cristina Giusti del Tribunale di Salerno ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio volontario per Giuseppe Lima per il delitto della 45enne scafatese Patrizia Attruia, assassinata all’interno di un appartamento di via San Cosma, nella zona periferica di Ravello, nella notte tra il 25 e il 26 marzo 2015 dall’amante del suo compagno, Vincenza Dipino, già condannata lo scorso giugno a 23 anni di reclusione dai giudici della Corte d’Assise.L’uomo era accusato inizialmente solo di occultamento di cadavere e favoreggiamento personale.Secondo la tesi della Procura ad innescare la miccia sarebbe stata la gelosia dell’Attruia che, rincasando, avrebbe intuito che il suo compagno e la Dipino avevano consumato un rapporto sessuale.
Articolo pubblicato il giorno 10 Ottobre 2017 - 07:02