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De Laurentiis: ”Non farei mai scambio Sarri-Guardiola”

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“Se farei lo scambio Sarri-Guardiola? Mai”. Lo ha detto Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ai microfoni di Sky Sport ricordando che “Sarri è in crescita, lo spagnolo deve ancora vincere il campionato con il City”, cosi il patron a margine del ‘Festival del calcio’ a Firenze.
“Sarri il miglior allenatore che ho mai avuto? Ogni allenatore è il migliore per quel momento storico del club”, ha proseguito.
“Lui è un grande tecnico che arriva dai campionati minori, si è affacciato alla A con l’Empoli e con il Napoli ha fatto una rapidissima ascesa. La bellezza di Sarri è che é un ‘maturo giovane’.
Non è una persona che avendo un’età matura rifiuta le innovazioni. E’ uno studioso, ma non un teorico del calcio, è uno che quello che studia mette in pratica.
Se questo e’ l’anno buono per lo scudetto? Io voglio restare a Napoli tanti anni e vincere tanti scudetti. Vincerne uno solo, non significa nulla.
Il calcio e’ cambiato, non siamo piu’ all’epoca di Maradona quindi uno scudetto deve essere visto come punto di partenza. Mertens e’ in lizza per il pallone d’oro? “Se lo merita, ho lavorato un anno perche’ rimanesse, deve godersi questo momento. Anti-Juve? Per ora siamo noi.
Poi ci sono anche le altre: Roma, Inter, Milan ma possono lavorare anche per il Napoli se riusciranno a creare delle difficoltà alla Juve”.  Sabato prossimo i partenopei affrontano in trasferta la Roma, prima di un trittico di sfide che vedrà poi la squadra di Sarri impegnata contro Manchester City e Inter: “Con i giallorossi è una gara dura, importante, tra due squadre che hanno vinto le ultime gare.
Di Francesco è approdato in un ambiente difficile e ha risposto bene. Lode a lui, sta facendo un lavoro ottimo. Queste tre partite sono un bel banco di prova, il City è fortissimo, Guardiola ha ritrovato splendore, l’Inter ha un bravo tecnico che ci ha già dato filo da torcere.
Sarà una settimana impegnativa, conteranno molto la condizione fisica e mentale. Il Napoli al vertice del calcio europeo? E’ stato un percorso molto semplice.
Quando io sono arrivato nel calcio non sapevo proprio nulla ma sapevo abbastanza di cinema e applicando nel calcio le stesse regole del cinema piano piano siamo arrivati a questo punto.
Essere da 8 anni in Europa è una bellissima sfida vinta, dopo essere passati dalla Serie C per due anni, dalla Serie B per una stagione. Mi dissero che eravamo la centotrentacinquesima squadra migliore d’Europa – ha ricordato il patron – oggi siamo alla dodicesima posizione e questa cosa ci piace molto.
Abbiamo avuto grande costanza e non abbiamo sbagliato nessun allenatore. Mazzarri, Reja e Benitez non li abbiamo sbagliati e ovviamente anche quel fenomeno di Sarri.
Un titolo cinematografico per questo Napoli? Non sarebbe un film, questo Napoli sarebbe una grandissima serie tv di successo”, ha proseguito De Laurentiis.
“Anche perché i tifosi del Napoli nel mondo sono 35 milioni con 120 milioni di simpatizzanti: il Napoli conquista il mondo, sono tutti innamorati di questa squadra”.Il presidente dei partenopei ha poi commentato le dichiarazioni di Allegri secondo cui è più facile essere belli che vincenti: “Ognuno se la canta e se la suona.
Noi siamo belli e vinciamo, poi se uno per stare più tranquillo dice così ci sta e noi accettiamo le sue parole”. Sulla richiesta di giocare alle 18 Roma-Napoli De Laurentiis ha chiarito: “Se per far venire i tifosi bisognava giocare di giorno, dopo il durissimo incidente che costò la vita a Ciro Esposito, mi immaginavo che fosse meglio anticipare la gara.
Ma credo che l’Osservatorio per le manifestazioni sportive abbia avuto un ripensamento dopo la gara con la Lazio e abbia avuto da ridire nei confronti del comportamento dei tifosi del Napoli.
Mi dispiace per questo ma ognuno paga le conseguenze dei propri atteggiamenti. Non potranno venire i tifosi del Napoli che vivono in Campania, ma tutti gli altri sì, anzi spero vengano numerosi all’Olimpico”.
Inevitabile una battuta su Mertens, ormai uomo-chiave del Napoli. “Una scommessa vinta? Non abbiamo voluto cambiare nessuno e abbiamo aumentato lo stipendio a tutti quanti: questo è stato il nostro grande acquisto.
Poi abbiamo preso Ounas e Mario Rui. Ora con l’incidente di Milik vedremo cosa accadrà ma dovrebbe rientrare prima rispetto allo scorso anno.
Poi – ha sottolineato – noi abbiamo preso Inglese, perché sentivo nell’aria che qualcosa sarebbe potuto andare storto. E ad agosto dissi a Campedelli che già a gennaio avrei bussato alla sua porta per il giocatore nel caso ne avessi avuto bisogno.
E busserò alla porta visto l’incidente di Milik. Se manca più Higuain a Sarri o viceversa? Penso che Higuain senta più la mancanza di Sarri che viceversa”, ha ancora commentato il patron.
“E’ chiaro che Sarri che è un persona dolce avrà detto Higuain anche perché in Italia nessuno vuole litigare mai con gli altri, io invece ci metto la faccia e voglio litigare con tutti se è necessario.
Higuain è comunque un grande giocatore che noi abbiamo rispolverato dopo l’esperienza al Real Madrid. Come successo ad altri grandi giocatori come Cavani, Lavezzi e Quagliarella che ha vissuto questa brutta vicenda che non poteva dire a nessuno, altrimenti l’avremmo tenuto con noi perché era un giocatore sul quale puntavamo molto”.
Quindi una battuta sul Var: “C’è chi dice che si perde troppo tempo, ma secondo me 90 secondi non sono troppi, anzi servono anche per riordinare le idee. Io vorrei togliere l’intervallo e vorrei fermare la gara per due minuti ogni dieci minuti e farei anche più cambi”.
Infine De Laurentiis ha ammesso di non capire “questa cosa delle liste limitate per la Champions e per il campionato. Io nei primi anni ottenni il cambiamento di portare tutti in panchina perché vedevo i giocatori in tribuna che erano molto tristi”.
Infine il presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis, a poche ora dall’inizio della partita della nazionale contro l’Albania, ha affermato: “Fare il commissario tecnico e’ la cosa piu’ difficile del mando, ma se Ventura sceglie il 4-2-4 se la va a cercare. E’ un modulo che non esalta, mortifica”.
“Ventura ha fatto bene a Napoli e poi a Torino – ha ricordato il patron del Napoli – ma la nazionale trita tutto e tutti, e’ un manicomio, persino Conte e’ scappato. Io penso, pero’, che al Mondiale ci andremo e comunque Tavecchio deve difendere la scelta fino in fondo, anche perche’ Ventura ha lanciato molti giovani”.


Articolo pubblicato il giorno 9 Ottobre 2017 - 19:47


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