E’ stato assolto perché il fatto non sussiste l’autotrasportatore di Lettere, Giovanni Sorrentino, coinvolto nell’inchiesta della polizia stradale su una associazione per delinquere che compiva rapine a Tir in tutta Italia. Difeso dall’avvocato Anna Amendola, l’uomo ha avuto l’assoluzione piena. Era stato arrestato lo scorso anno insieme con altre 12 persone nel corso di un maxi blitz.
La banda composta da persone di napoli e dei Monti Lattari aveva compiuto rapine in tutta Italia. L’ultimo colpo però gli fu fatale.Ad Agerola nel 2015 i banditi bloccarono il conducente, di nazionalità polacca, di un tir che trasportava un ingente carico di legname. Riuscirono a prendere il controllo del mezzo per poi dirigersi verso l’autostrada in direzione Napoli, accompagnati da altre due autovetture con dei complici che seguivano le fasi della rapina pronti a fare da staffetta.
Il polacco fu abbandonato in autostrada, mentre il suo tir sparì nel nulla. Ma la polizia stradale di Napoli riuscì successivamente ad intercettare il mezzo perché i rapinatori avevano dimenticato di disattivare uno dei tre antifurti satellitari installati sul mezzo pesante. Il processo si è svolto in più fasi. Sorrentino era stato scarcerato già dopo 15 giorni dal suo arresto dal Tribunale del Riesame.
Alcuni dei presunti complici avevano patteggiato la pena e altri aveva scelto il rito abbreviato.Il capo della gang Raffaele Aprea (43enne di Napoli) era stato condannato nei mesi scorsi a 5 anni e 4 mesi, Antonio Alfuso (35enne napoletano) a 5 anni e 4 mesi, Carlo Langellotti (30enne napoletano) 3 anni e 4 mesi, Alessio Peluso, 2 anni e 4 mesi, Salvatore D’Angelo 2 anni e sei mesi, Gianluca Esposito (44enne di Gragnano) 3 anni e 4 mesi.
Rimanevano in piedi solo altre tre posizioni tra le quali quella di Giovanni Sorrentino che è stato assolto con formula piena perchè il fatto non sussite.
Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2017 - 21:08