Gli ultras della Nocerina coinvolti negli incidenti scoppiati in occasione della gara Nocerina-Perugia del il 30 agosto 2013 saranno processati con l’accusa di devastazione. Ad aprile del 2016, la stessa Cassazione aveva annullato con rinvio la condanna in Corte d’Appello dell’unico tra i 15 ultras della Nocerina giudicato con rito abbreviato. Erano 15 i supporters rossoneri destinatari, il 17 novembre 2013, di un’ordinanza di custodia cautelare – in carcere e ai domiciliari – per quanto avvenne nel quartiere Arenula di Nocera Inferiore, a margine dell’incontro. Secondo quanto riportato nell’ordinanza del novembre 2013, i primi incidenti si verificarono in via Pucci tra tifosi nocerini e perugini, in particolare con lanci di sassi e oggetti contundenti all’indirizzo dei due pulmini su cui viaggiavano supporters umbri. L’accusa fa anche riferimento al danneggiamento di vetture in transito in via Martinez Y Cabrera, di vetture in sosta in via Federico Ricco, di un’auto della Polizia e dell’arredo urbano di piazza Michele De Santi. La Cassazione ha sottolineato l’impellente esigenza, per le forze dell’ordine, di far ricorso a cariche di alleggerimento e all’uso di lacrimogeni per disperdere i facinorosi. Ancora, la Suprema Corte “bacchetta” il Comune per non aver segnalato – in un’apposita relazione della Multiservizi – i reali danni all’arredo urbano provocati durante gli incidenti.
Articolo pubblicato il giorno 18 Ottobre 2017 - 13:56