Roma. Asia Argento passa al contrattacco e dopo che il New Yorker ha criticato la stampa italiana per come hanno trattato il caso Weinstein e la denuncia dell’attrice italiana, ha pubblicato una lista di ottantadue nomi con altrettanti anni e il racconto delle molestie delle donne aggredite, stuprate o infastidite dal produttore hollywoodiano. “Noi vittime abbiamo compilato questa lista”, scrive l’attrice, che ha scatenato una bufera per aver confessato di essere stata stuprata da Harvey Weinstein che l’ha poi perseguitata per anni. Da Cara Delevingne a Léa Seydoux, Eva Green, Daryl Hannah e l’anonima attrice italiana di cui Asia Argento riporta solo l’avvocato. Persone del mondo dello spettacolo ma anche gente comune, come un’impiegata della Miramax e una donna dello staff. Su Instagram invece la figlia di Dario Argento condivide una foto con Rose McGowan, una delle prime colleghe ad aver denunciato Weinstein: «È stata lei a darmi il coraggio di parlare. Chiunque le faccia del male è il mio peggior nemico», scrive Asia.
Il twitt di Asia Argento è comparso dopo che sulle pagine del New Yorker sono comparse le testimonianze delle attrici Annabella Sciorra e Daryl Hannah che hanno raccontato di essere state anche loro vittime del produttore, e nel lungo articolo Ronan Farrow ha attaccato la stampa italiana per le critiche ad Asia Argento, “messa alla berlina” per le sue confessioni. E la stessa attrice nei giorni scorsi ha commentato la vicenda con il magazine: “Sapevo, quando ho parlato, che le cose sarebbero state difficili. Che qualcuno mi avrebbe deriso, o addirittura calunniato, lo sapevo”. “Ma ero impreparata al puro disprezzo, all’odioso disonore pubblico che ho ricevuto nel mio paese. Da gran parte delle donne… Mi ha fatto male”.
“Il modo in cui stanno trattando Asia, e molte altre donne, mi ha fatto infuriare”, ha detto Sciorra. L’attrice, che ha ricevuto una nomination all’Emmy per il ruolo in ‘The Sopranos’, nei mesi scorsi aveva negato che Weinstein avesse fatto qualcosa di inadeguato con lei. Poi, dopo la storia della rivista sulle tredici donne che hanno accusato il produttore di abusi sessuali, ha deciso di parlare, spiegando di essere stata zitta oltre vent’anni per paura.
Sciorra, oggi 57enne, ha detto che il produttore l’ha violentata e molestata ripetutamente nei primi anni Novanta. Una sera, dopo averla accompagnata a casa da una cena a New York, il produttore entrò nel suo appartamento: “si comportava come se fosse il padrone e cominciò a sbottonarsi la camicia. Era molto chiaro come secondo lui sarebbe andata a finire”, ha ricordato.
“Gli dissi che doveva andarsene, ma mi spinse sul letto e mi si mise sopra. Ho calciato e urlato, però mi ha bloccato le mani sulla testa obbligandomi a un rapporto sessuale”, ha continuato, precisando che tentò anche di farle subire del sesso orale. “Mi sono vergognata tanto”, ha raccontato ancora Sciorra, dicendo di essere poi caduta in depressione, e di non aver lavorato per alcuni anni. Ha nascosto la storia per timore di vendette professionali, e quando ha ripreso a recitare Weinstein ha continuato a molestarla.
L’attrice Daryl Hannah, invece, ha rivelato che il produttore in più occasioni ha bussato con veemenza alla sua camera d’albergo per entrare. Una volta si è barricata dentro, e un’altra è uscita da un ingresso posteriore. Inoltre, Weinstein le chiese se poteva toccarle il seno, e al suo rifiuto si è vendicato professionalmente. “Amo la privacy, e ho la regola di parlare con la stampa solo per motivi professionali”, ha detto Hannah. In questo caso, però, ha deciso di raccontare quanto avvenuto oltre dieci anni fa perché ritiene “un obbligo morale sostenere le donne che hanno subito aggressioni molto più violente”.
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