Le sue responsabilità sono minime, è arrivato da solo un mese, ma non scarica le colpe su nessuno. Se gli chiedi della condizione atletica lui risponde: «Non giudico perché quando è stata fatta la preparazione io non c’ero». Se gli chiedi della rosa sempre corta nonostante i tanti moduli provati lui dice che: «In campo si va sempre in undici e poi la società ci mette sempre in condizione di lavorare al meglio». Condottiero vero schiva gli alibi che pure avrebbe e guarda al futuro: «Ci vogliono gli attributi dice usando un termine diverso, da uomo di campo era facile giocare bene il primo tempo contro il Monopoli dopo la vittoria di Cosenza. Difficile giocar bene oggi dopo la pesante sconfitta di settimana scorsa. Oggi non abbiamo giocato al calcio e questa è una mia responsabilità. Ora ha concluso D’Angelo dobbiamo darci una scossa, ritrovare sicurezze perché questo è uno sport capace di regalare sorprese inaspettate e noi dobbiamo acquisire la mentalità di chi sta lottando per non retrocedere».
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