Fine pena mai per il boss di Barra, Michele Cuccaro. E’ stato condannato dai giudici della IV sezione della Corte d’assise lo ha riconosciuto mandante dell’omicidio di Giovanni Gargiulo,un ragazzino di 14 anni massacrato a San Giovanni, nel parcheggio di un supermercato il 18 febbraio del 1998.
Il ragazzino era fratello di Costantino, affiliato dei Formicola, che aveva iniziato a collaborare ed era ritenuto un componente (col ruolo di basista) del commando che uccise Salvatore Cuccaro, fratello di Michele.
Era febbraio 1998, ed era in atto la faida tra i Cuccaro di Barra, alleati all’epoca con gli Aprea, e i Formicola di San Giovanni a Teduccio. E il fratello della giovane vittima al processo ha testimoniato sostenendo: “Quando seppi che avevano ucciso mio fratello, un ragazzino che non c’entrava niente, mi sono convinto che collaborare era cosa buona.
Non volevo più stare con quella gente. Alcuni giorni prima di essere ucciso mio padre mi raccontò che Giovanni fu avvicinato da alcune persone nel cortile di casa, e gli fecero capire che gli avrebbero fatto del male”.
La IV sezione della Corte d’assise ha riconosciuto Michele Cuccaro come mandante dell’omicidio, accogliendo la richiesta del pm Antonella Fratello. Tra gli elementi di prova, un vecchissimo verbale di dichiarazioni rese dallo stesso Cuccaro nel breve periodo in cui a sua volta aveva deciso di collaborare con la giustizia; verbale che l’imputato ha cercato in tutti i modi di delegittimare.
Cuccaro però non aveva rivelato agli alleati Aprea l’età della vittima predestinata: lo seppero dal TG e si affrettarono a richiamare a casa i propri bambini perché temevano ritorsioni.
Articolo pubblicato il giorno 14 Ottobre 2017 - 10:06