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Camorra, contrasti sulla gestione dei terreni coltivati a cannabis dietro l’omicidio di Ciro Orazzo

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Controlli a tappeto in tutta la zona dei Monti Lattari e nella zona stabiese a caccia dei killer di Ciro Orazzo  o’ pisciariello ucciso ieri sera a Lettere sui Monti Lattari.Il pregiudicato Ciro Orazzo, nipote acquisito dell’anziano boss Catello Cuomo ‘ o caniello, patriarca della camorra della provincia di Napoli, avendo sposato la nipote era considerato dagli investigatori uno dei gestori del traffico di marjiuana dei Monti Lattari.
Era il braccio destro di Mario Cuomo, il figlio del boss ucciso nell’agosto del 2012 in un campo di calcetto mentre giocava con gli amici. Cuomo e Orazzo gestivano un lucroso traffico di droga con Albania ed erano entrati in contrasto con la cosca dei “pimontesi” egemoni nella zona e che controllano gran parte delle piantagioni di erba sui Lattari.
E proprio a Pimonte che si stanno concentrando le attenzioni degli investigatori in questore ore.  I carabinieri  hanno acquisito le immagini di videosorveglianza pubbliche e private della zona ed effettuato alcune perquisizioni a carico di persone già note.
Il contrasto sulla divisione dei terreni coltivati a cannabis sui Lattari che questa estate avrebbe portato a una serie di incendi che hanno distrutto buona parte del raccolto sarebbe alla base della missione di morte di ieri sera.
Ciro Orazzo già nel gennaio dello scorso anno era rimasto ferito a una spalla nel corso di un agguato a Casola non lontano da dove è stato ucciso, zona che ricade nel comune di Lettere.Poco dopo le 21,30  Ciro Orazzo detto “pisciariello” era nella zona di Fuscoli, in via Provinciale. L’uomo era bordo dell’auto intestata al figlio nei pressi delle case popolari e forse aveva appuntamento con qualcuno quando sono arrivati i killer in sella a una moto che gli hanno esploso contro numerosi colpi di pistola per poi dileguarsi.L’uomo è stato colpito anche alla testa. La scientifica dei militari dell’Arma ha trovato tre cartucce da caccia poco distante dalla vettura dell’ucciso, e altre 6 cartucce calibro 12 sono state trovate in un appezzamento di campagna poco distante.
E’ scattato l’allarme e sul posto sono arrivati i soccorsi insieme con le gazzelle dei carabinieri ma l’uomo è morto poco dopo.
Lo scorso anno dopo l’agguato in cui rimase ferito Orazzo i carabinieri  sequestrano alcuni fucili subito in casa dell’agricoltore Pasquale Starace di 63 anni. In quell’occasione fu portato in caserma insieme con la moglie e il figlio.
Starace era un abile cacciatore anche se invalido parzialmente a una mano proprio a causa della caccia. Da giovane infatti durante una battuta il fucile gli scoppiò in mano tranciandogli alcune dita della mano.
Starace aveva lavorato come contadino nel podere del ras di Casola, Catello Cuomo ‘o caniello e Ciro Orazzo, Da qualche anno però Pasquale Starace si era allontanato, per alcuni dissidi sorti, dalla famiglia Cuomo e non stava lavorando.
Starace però  il 30 settembre dello scorso anno fu ucciso da due killer in moto mentre tornava a casa dopo aver trascorso la serata al bar con gli amici. E ieri sera è toccato a Ciro Orazzo.


Articolo pubblicato il giorno 13 Ottobre 2017 - 10:02
Redazione

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