Si indaga nel mondo della droga e in quello delle estorsioni per comprendere il movente dell’agguato teso ieri sera a Crispano contro il figlio del boss defunto Antonio Cennamo, ‘o malommo, Gioacchino, 36 anni.
E potrebbero cosi’ essersi riaccese le tensioni contro il clan Moccia di Afragola, striscianti gia’ da diversi mesi e che hanno portato a 4 omicidi, in una sorta di ‘botta e risposta’. Nel dicembre del 2016, un killer solitario, fece fuoco contro il 52 enne Mauro Pistilli, ben noto alle forze dell’ordine e ritenuto un personaggio gravitante nell’orbita del clan di Antonio Cennamo.
L’agguato avvenne in via Cancello e la vittima riuscì in qualche modo ad armarsi ma non riuscì ad utilizzare la calibro 9 che aveva preso in mano. Il killer, dopo avere sparato, fuggi a bordo di un’auto mentre Pistilli, malgrado i soccorsi, morì poco dopo nell’ospedale di Frattamaggiore.
A marzo scorso, venne ucciso in pieno giorno, An- tonio Vitale, 53 anni. L’uomo che aveva a proprio carico una lunga sfilza di precedenti di polizia, uscito di recente dal carcere dopo una lunga detenzione, venne trucidato in via Bellini, mentre si trovava nei pressi della sua abitazione.
Poi era toccato al tesoriere di Moccia, il 72enne Salvatore Caputo; ucciso il 3 giugno; poi, quello di un uomo dei Cennamo, il 52enne Remigio Sciarra, assassinato davanti al figlio di 10 anni. Sulla vicenda si addensano altre ipotesi, quelle relative alla spartizione degli appalti per la riqualificazione di alcune aree nei pressi della stazione Tav di Afragola, ma gli inquirenti sono ancora molto cauti.
Sul raid di ieri sera e’ ancora incerta la dinamica anche se e’ sicuro che i killer hanno mirato per uccidere mentre l’obiettivo era in auto, ma la prontezza del guidatore ha evitato il peggio. Un proiettile e’ comunque entrato nell’abitacolo e se Gioacchino Cennamo, 36 anni, vero obiettivo del raid, e’ rimasto solo leggermente ferito da schegge, la compagna dell’uomo, la 37enne Angela Capasso, ha riportato una frattura del bacino che il proiettile ha trapassato da parte a parte.
La corsa verso l’ospedale di Frattamaggiore ha evitato il peggio. La donna e’ in prognosi riservata mentre Cennamo, interrogato dalle forze dell’ordine, non ha fornito alcun elemento utile alle indagini.
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