E’ ancora in gravi condizioni Raffaele Russo, il 40enne di Arzano colpito da diversi colpi di arma fuoco nell’agguato due giorni fa fuori al carcere di Secondigliano, dove era detenuto in regime di semilbertà. Una pallottola gli ha devastato il volto e rischia di perdere un occhio. I medici del san Giovanni Bosco dove è stato operato mantengono riserbo e cautela sulle sule condizioni di salute.
Russo, conosciuto in città con il soprannome di Lello “cartolandia”, dal nome del negozio di famiglia presso il quale lavorava ogni giorno uscito dal carcere. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire quanto accaduto l’altra mattina all’esterno del carcere attraverso i filmati delle videocamere di sorveglianza dell’istituto di pena. Contemporaneamente si sta passando al setaccio la vita dell’uomo attraverso i contatti telefonici, chat e social ma anche dei suoi familiari. In tanti sono stati già ascoltati.
Come il secondo ferito, estraneo all’agguato e colpito da un proiettile di striscio. Antonio Guida 42enne di Boscoreale ha raggiunto da solo l’ospedale di Boscotrecase dove i medici lo hanno giudicato guaribile in sette giorni e dimesso.
Gli inquirenti non escludono che un agguato così plateale possa rappresentare anche un segnale per qualcuno all’interno del carcere e amico di Russo. Le indagini si starebbero concentrando sugli incontri che il ferito ritenuto uomo di spicco del clan Moccia potrebbe aver avuto prima di finire vittima dell’agguato. Ora i timori degli investigatori sarebbero tutti improntati verso una possibile recrudescenza, anche dopo l’agguato fallito ai danni del figlio del defunto boss Cennamo di Crispano, Gioacchino.
Tra le piste che vengono seguite, c’è anche l’ipotesi di un patto contro i Moccia tra il clan di Cardito e alcuni ambienti criminali arzanesi. Un gruppo di persone legato a quello che resta degli Amato-Pagano, che starebbe s minando il terrore tra Arzano, Scampia, Casoria, Cardito, Frattamaggiore e Crispano. Non disegnando di ambire anche alla vicina Afragola regno incontrastato dei Moccia.
Questa nuova organizzazione criminale in forte ascesa – secondo gli investigatori – avrebbe la propria base operativa nella zona degli edifici popolari di Arzano, rione “167”.
Articolo pubblicato il giorno 28 Ottobre 2017 - 19:26