Matera. Bimba morta per un presunto avvelenamento da metanolo: la perizia medico legale chiarirà le cause del decesso. Ci vorranno almeno sessanta giorni per scoprire se ci sia un nesso tra la morte di una bambina di 9 anni di Matera, deceduta il 12 ottobre al Bambino Gesù dove era arrivata in condizioni praticamente disperate a seguito di un attacco cardiaco, e la presenza nel suo sangue di un alto tasso di metanolo. E’ il tempo richiesto dal consulente tecnico nominato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e dal pm Maurizio Arcuri, titolari di un procedimento contro ignoti per omicidio colposo. Non trovando da nessuna parte l’origine di questo metanolo nè in casa, nè a scuola, nè in altri ambienti frequentati dalla vittima, i magistrati hanno puntato l’attenzione su un pongo gelatinoso, comunemente in commercio con il nome di ‘Slime’ e diffuso tra i bambini, con cui la ragazzina, stando a quanto dichiarato dai suoi genitori, era solita giocare ammorbidendolo con l’aggiunta di un po’ di schiuma da barba del papà. E’ proprio quella sostanza spumosa la causa dell’esalazione tossica e del decesso? Una risposta certa ancora non c’è: la Procura attende di sapere dal suo consulente se la ragazzina avesse malformazioni cardiache mai emerse o allergie sconosciute ai suoi genitori.
La presenza di metanolo potrebbe essere la causa dell’arresto cardiaco per il quale la bimba è morta. Secondo gli esperti, peò, il metanolo è una sostanza vietata nei cosmetici. Antonino Reale, responsabile della Pediatria dell’Emergenza dell’ospedale Bambino Gesù di Roma sostiene che il caso va approfondito: “Il metanolo è vietato nei cosmetici – sottolinea Reale -, inoltre la bambina ha nove ani, non è più nella fase in cui si mette tutto in bocca. Il caso deve essere studiato approfonditamente, al momento non ci sono elementi chiari”. In generale, spiega Reale, è comunque poco indicato mescolare sostanze chimiche sconosciute in casa. “La casa è il posto più pericoloso per un bambino tra uno e tre anni, che hanno una grande mobilità ma non il senso del pericolo – sottolinea l’esperto -. I rischi in casa derivano dai detersivi, dai farmaci o dai cosmetici lasciati incustoditi, mentre un altro luogo pericoloso è il garage, dove potrebbero trovarsi carburanti, oli o acquaragia. Un altro problema non sempre affrontato riguarda le sostanze presenti nei giocattoli non di qualità. Un contatto occasionale non è pericoloso, ma se il gioco viene leccato per mesi può rilasciare sostanze tossiche”.
Roma."Basta, mi sento male. Fa male. Dio, perché?". Sono queste le parole strazianti che emergono… Leggi tutto
La Juve Stabia prende posizione sulle polemiche sollevate dall'esultanza dei propri tifosi dopo il gol… Leggi tutto
L'accordo per il trasporto pubblico a Napoli è stato raggiunto in extremis, garantendo l'apertura di… Leggi tutto
Un pensionato napoletano di 79 anni è stato ucciso con diversi colpi d'arma da fuoco… Leggi tutto
In una nota ufficiale, l'ASL Napoli 1 Centro ha smentito categoricamente qualsiasi ritardo negli interventi… Leggi tutto
La SS163 Amalfitana, interrotta dalla serata di ieri a causa del crollo di un terrapieno… Leggi tutto