Raggiungeranno il Park Hotel «Mancini» anche Ciciretti e Antei, le restanti pedine da recuperare per presentarsi al Bentegodi con l’organico al completo, mentre saranno assenti Memusahj, Belec, Puscas e Parigini impegnati con le Nazionali. In settimana è prevista anche una visita del presidente Vigorito, che ieri ha festeggiato in famiglia il 71esimo compleanno. Con la squadra ci sarà anche Fabio Lucioni, che giovedì mattina avrà la possibilità di spiegare le sue ragioni dinanzi ai magistrati della Procura antidoping. Il capitano sarà accompagnato dal suo avvocato difensore Saverio Sticchi Damiani, presidente onorario del Lecce ed esperto in diritto amministrativo e sportivo, colui che, per conto del suo assistito, aveva inoltrato richiesta di rinvio dell’udienza inizialmente fissata per ieri. Uno slittamento necessario a causa di concomitanti impegni professionali dello stesso Sticchi Damiani. «In questa fase – precisa il legale del capitano – non è il caso di entrare nel merito delle questioni. Stiamo lavorando alacremente sulla difesa del calciatore convinti della sua buonafede e della sua moralità». L’appuntamento con l’interrogatorio è, dunque, fissato per le 10.30 presso gli uffici di Nado Italia (National Antidoping Organization, l’organismo che segue i controlli per conto del Coni e rispetto al quale adesso ha una sua specifica autonomia) a Roma, in via dei Gladiatori 2. I giudici della Procura sono, comunque, tutti indicati dal Coni. Lucioni racconterà come mai nel campione contenente le sue urine, raccolto dopo Benevento-Torino del 10 settembre scorso, è stata riscontrata la presenza del clostebol metabolita, un anabolizzante inserito nella lista delle sostanze proibite dalla Wada (l’organizzazione mondiale per la lotta al doping) e classificato come steroide androgeno di natura esogena. La tesi difensiva del capitano del Benevento Calcio è notoria: a prescrivere e somministrare il Trofodermin, uno spray cicatrizzante che contiene il principio attivo del clostebol è stato uno dei medici della squadra, in una sola occasione, per curare una ferita alla gamba al termine di un allenamento. A quanto pare, basta una quantità minima del farmaco per entrare in circolo. In questo momento la difesa di Lucioni non è ancora in possesso dei documenti che includono anche il dettaglio delle analisi: per l’acquisizione del carteggio occorre una specifica procedura imposta dalla Procura, che ha dieci giorni di tempo per consegnarli ai legali del calciatore. La domanda è stata inoltrata venerdì 29 e non è ancora stata evasa. Lucioni al momento è oggetto di una sospensione cautelativa senza contraddittorio di 60 giorni, che possono poi essere prolungati, una sola volta, di ulteriori 30 qualora ve ne fossero i presupposti. L’audizione che si terrà giovedì davanti alla Procura rientra nella fase successiva: oltre al giocatore verrà ascoltato anche il medico sportivo, e successivamente i magistrati decideranno se procedere con il deferimento di entrambi (cosa che accadrà al 99% e in tal caso proporranno anche una ipotesi di squalifica) o archiviare.
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