Novellino contro Zeman. Fino a qualche mese fa sarebbe stata la sfida tra uno dei massimi esponenti del calcio all’italiana e del 4-4-2 con quello che, attraverso il 4-3-3, ha sviluppato in maniera esponenziale il gioco totale dell’Olanda di Johan Cruijff.
Due scuole di pensiero contrapposte: badare prima a non prenderle e poi ad offendere da una parte; realizzare un gol in più dell’avversario dall’altra. Paradigmi e stereotipi stravolti dai numeri delle prime nove giornate di campionato disputate in serie B. Paradossalmente l’attacco dell’Avellino (il secondo del girone dopo quello della capolista Empoli) ha segnato 18 reti, una più del Pescara, mentre la difesa biancoverde è stata perforata ben 17 volte, tre in più di quella dei delfini.
Cosa mai accaduta in precedenza, inoltre, la squadra di Novellino becca sistematicamente almeno un gol a partita dall’inizio della stagione mentre quella di Zeman è rimasta inviolata per tre volte facendo storcere il naso allo stesso boemo che ha dichiarato di «preferire uno spettacolare 5 a 4 ad uno striminzito 1 a 0». Punti di vista che domani, all’«Adriatico» di Pescara, si troveranno per l’ennesima volta contro in un match delicato per entrambe.
In particolare per la squadra di Novellino che è chiamata a reagire dopo la scoppola del derby. Calciatori e tecnico, che hanno accusato il colpo, sono adesso chiamati a reagire onde evitare il pericoloso contraccolpo.
Cosa che, dall’alto della sua esperienza, l’allenatore di Montemarano teme ma sta cercando di scongiurare lavorando molto sulla testa dei suoi calciatori con i quali ha programmato un turnover, abbastanza spinto, in vista delle tre partite da disputare nell’arco di una settimana: Pescara fuori, Pro Vercelli in casa e Parma in trasferta.
Articolo pubblicato il giorno 20 Ottobre 2017 - 09:07