Due anni fa senza squadra Bidaoui, con l’Avellino che lo prese, puntando sulle sue qualità anche se la stagione scorsa, viaggiò tra alti e bassi e fu poco utilizzato da Toscano, con Novellino che però, credette nelle sue caratteristiche e qualità. E allora, tra alti e bassi, ecco quest’anno la definitiva esplosione, proprio grazie alla fiducia concessagli da Novellino che aveva intuito sin dal ritiro di Cascia che Soufiane poteva, come si sul dire, «uscire». «Non finirò mai di ringraziare il mister; l’anno scorso – rivela Bidaoui – non ero al meglio ma ora mi sento bene. Qualche volta mi alleno anche a parte, ci credo e voglio giocare con questa maglia il più possibile, poi si vedrà». Meglio l’utilizzo dal fischio iniziale oppure a gara in corso? A svelare il giallo, lo stesso calciatore. «Cominciare o subentrare per me è uguale – dice -, ma probabilmente la mia resa si vede di più quando subentro per il particolare che all’inizio l’avversario si chiude di più, mentre nel secondo tempo lascia aperti più spazi in cui poter agire e quindi è più e meglio sfruttabile la seconda iportesi». Il rapporto con Novellino. «Fantastico – dice di getto Bidaoui – ; fatto di dare e avere: tanta la sua fiducia, altrettanto enorme la mia risposta per dedizione al lavoro e sacrificio, ma credo sia anche un fatto di cultura, educazione. Vero è che il mister sbaglia il mio nome – sorride divertito – ma sono e resto sempre io. La sua fiducia ed anche la sua carica, mi danno serenità: non è una cosa da poco». E poi c’è la ricerca del gol. «E’ quello che mi manca – confessa candidamente – , speriamo di farne qualcuno quest’anno; in settimana mi alleno con impegno e sacrificio affinchè il sabato possa farmi trovare in firma il più possibile per riversare il tutto a vantaggio del gruppo nel quale mi sento molto amalgamato». Due vittorie di fila che danno sicurezza: «Vero che siamo secondi, ma questo non vuol dire nulla; il Bari è una grande squadra e per questo scenderemo al San Nicola per fare risultato e perchè no, per vincere», dice l’esterno che ha tanta concorrenza sulla fascia. «Abbiamo un squadra più forrte di quella dell’anno scorso e la concorrenza in questo sport è normale. Sceglie il mister e chi viene utilizzato, non dve e non può deluderlo».
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