Se non c’è due senza tre allora alla quarta lo scenario deve cambiare per l’Avellino, senza se e senza ma. Ne è consapevole eccome Walter Novellino che, alla rete del due a zero di Kresic nel derby, ha accarezzato l’idea del primo posto e che, dopo la sconfitta dell’Adriatico, ha cominciato a guardare la zona play out. Lui che è stato incoronato re della primavera irpina, subito dopo la conquista di una salvezza complicata, per poi ritrovarsi giudicato mediocre e incapace in autunno. Perché il calcio è questo, con le sue regole a tratti incomprensibili, comandato solo dai risultati, al di là delle prestazioni o dei pali colpiti (vedi i due di Pescara). E’ innegabile però che le tre sconfitte consecutive siano il chiaro, inequivocabile segnale di una crisi e che a pagare, in questi casi, sia l’allenatore. Così come è evidente che ogni volta che lasciano gli spogliatoi per salire in campo l’unica cosa che hanno in testa i ventidue giocatori è vincere. Ma in qualche occasione, come quella di stasera, quell’obiettivo è ancora più forte, prioritario, bisogna conquistarlo se si vuole evitare di finire in una spirale pericolosa di classifica, polemiche, paure e alla fine decisioni che non è mai facile prendere. Certo il momento, già di per sé complicato, non è aiutato da quello che succede intorno. Gigi Castaldo, colpito dal lutto del papà, è stato comunque convocato dal tecnico di Montemarano che ha condiviso con lui questa scelta. Migliorini è ancora squalificato mentre per Leonardo Morosini i tempi di recupero si allungano. Dopo un controllo a Genova, con lo staff medico della società di Preziosi, il calciatore è stato visitato a Roma, presso Villa Stuart. Si sta valutando la possibilità di una operazione per una microlesione al crociato sinistro, ma se ne saprà di più nella giornata di domani. Non ci sarà neanche Rizzato per una elongazione del retto femorale della coscia sinistra. Dunque il turn over spinto è più che mai obbligatorio con Radu confermato in porta e la prima novità a destra dove troverà spazio Pecorini mentre Ngawa sarà dirottato sulla fascia opposta. Al centro riconfermati Suagher e Kresic. A centrocampo tutti quelli che in queste ultime settimane hanno invocato il ritorno di Federico Moretti saranno accontentati: qualità e tempi di gioco saranno dettati dall’ex Vicenza al fianco dell’intoccabile Angelo d’Angelo. L’altro intoccabile è il giocoliere Bidaoui, in gol a Pescara, con Lasik a destra, di nuovo in un ruolo nel quale è stato schierato con una certa continuità. In attacco considerato il difficile stato d’animo di Castaldo, la coppia sarà ancora composta da Ardemagni ( l’ultima volta in gol a Novara) e da Asencio, pronto a vendicare il palo colpito all’Adriatico.
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