Arzano. Tutti a tifare per l’Italia, cartellini timbrati ma al comando c’era chi se ne stava a casa tranquillamente. Stanno continuando ad emergere fatti a dir poco eclatanti dalle migliaia di carte dell’Inchiesta sui caschi bianchi. Tutti facenti parte integrante dei provvedimenti di dicembre scorso e che rappresentano uno spaccato desolante che magistrati e inquirenti hanno voluto ben delineare a partire dal 2006 ad oggi. Il servizio di Intercettazione aveva evidenziato tra l’altro la passione per il calcio del personale della Polizia Municipale di Arzano. Tale passione si dimostrava tanto forte da indurli a restare nelle proprie abitazioni nonostante il loro cartellino risultasse timbrato. È questo il caso dell’incontro tra la Nazionale e una squadra straniera. “La prima avvisaglia degli illeciti comportamenti dei vigili urbani – scrivono gli investigatori – si aveva ascoltando la registrazione della telefonata n.3758. Infatti alle ora 15:55 il maresciallo Omissis dall’utenza Omissis installata presso la propria abitazione contattava il comando di P.M. di Arzano chiedendo di essere avvertito a casa ove ci fossero state delle novità. Il Maresciallo Omissis, nonostante a casa, risulterà ,dagli specchi acquisiti, in servizio dalle ore 16:00 alle ore 22:00 di quella giornata”. Si riporta di seguito la trascrizione della telefonata:
Vigile: R
Maresciallo: M
R:Comando vigili
M: ma non è venuto nessuno di questi?
R: Mimì prima ti ho passato la piazza è caduta la linea..
M: Ma non risponde nessuno..
R: non risponde nessuno…che vuoi che ti dica
M: Ma tu sei solo?
R: Si .. ma staranno in qualche bar a vedere la partita..ora deve venire Merolla e Mastrocinque.
M: passami un’altra volta la piazza fammi vedere se ci stanno..
R: va bene.. ( R prova a transitare l’ufficio dei vigili in piazza ma non ottiene risposta)- In sottofondo si sentono gli inni nazionali di una partita dei mondiali
R: Maresciallo….?
M: Ohhho
R: non risponde nessuno ma ora…
M: R ascolta se è qualcosa sono a casa mi chiami a casa..
R: Si ti chiamo a casa..
M: Sul telefono di casa..
R: va bene non ti preoccupare ciao
M: Ciao
“Tale conversazione lascia emergere il vero e proprio patcum sceleris. infatti l’agente R protegge il superiore Maresciallo Omissis e nel contempo a questi che chiede di poter parlare con i colleghi dell’ufficio di P.zza Cimmino candidamente dichiara “..omissis.. non risponde nessuno, che vuoi che ti dica…omissis..ma staranno in qualche bar a vedere la partita”. Alla fine dell’incontro e cioè alle 17:58 viene registrata la telefonata nella quale l’agente donna Omissis nel commentare la partita con altra collega Omissis, che si trovava presso l’abitazione di tale M, chiede alla sua interlocutrice a che ore avesse dovuto timbrarle il cartellino. La due si accordano per le 18:30.
Si riporta di seguito la trascrizione della telefonata:-
Agente: R
Agente : S
Parente di S
Parente: pronto
R: sono omissis
Parente: Oh aspetta ora te la passo ciao bella
R: Ciao
R: Amore..
S: Tesoro..hai visto la partita. Non l’hai voluta vedere
Agente omissis: mi sono messa nella stanza…
S: ha detto la (vigilessa omissis) che ti scocciavi di venire..quella (parolaccia ndr)
R: No sono andata a dormire..
S: perchè non ti credo?
R: sono andata nella stanza nostra, ho lasciato (gli omissi) di qua..
S: Eh..
R: ho messo la sediolina davanti alla poltrona ..avevo il coso accesso..mi sono appisolata un poco..
S: Ti sei addormentata?
R: E quello non c’era nessuno..
R: quelli dei tributi sono andati al bar a vedere la partita stavamo proprio solo noi e secondo te mi sentivo tutta stanca..
S: E non potevi venire un poco qua
R: mi dovevo mettere in macchina e guidare fino a li..inc..io invece me ne sono andata la e mi son..proprio
S: che c’è?
R: No stiamo guardando nelle telecamere il chiasso che stanno facendo per strada..
La discussione dal minuto 2.10 al minuto3,20..
Dal minuto 3,20..
S: ninnè ma quel coso lo hai tu ( tesserino marca tempo)
R: No ma quello..
D: Lo tiene P?
R: Lo tiene sempre P
S: e fattelo dare e lo metti nel 25..
R: va bene amore
S: Io domani non vengo neanche io me la piglio di congedo..
La telefonata poi verte su argomenti non di interesse operativo
“Un controllo ai tabulati acquisiti presso l’ufficio personale ha consentito di accertare che effettivamente a S effettivamente è stato timbrato il cartellino alle 18:26. Ancor più grave la vicenda se si pensa che la S risultava in servizio ininterrottamente dalle 15:22 alle 18:26 oltre che dalle 07:58 alle 12:03 della stessa giornata”. Ovviamente, sono tutti da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e se perseguiti, fino ad un eventuale rinvio a giudizio. Premesso che riguarda solo alcuni di essi.
Salvatore Baldini
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