E’ morto lo storico, il politico, il docente di Storia moderna, il compagno, l’ex parlamentare del Partito Comunista italiano.
Rosario Villari è morto a novantadue anni nella sua casa di Cetona in provincia di Siena, in seguito alle conseguenze di una polmonite. La conferma arriva all’Ansa dal fratello Lucio, anch’egli storico.
Membro dell’Accademia nazionale dei Lincei, raggiunse la notorietà grazie ai suoi manuali sui quali hanno studiato migliaia e migliaia di studenti liceali.
Era nato a Bagnara Calabra il 12 luglio del 1925 e iniziò gli studi universitari a Firenze per concluderli a Messina. Allievo di Galvano Della Volpe, da giovanissimo debutta sulle pagine del “Politecnico” di Elio Vittorini con una poesia e tre racconti.
Ma poi i suoi interessi si sono rivolti verso la politica e la storiografia e, negli anni Cinquanta, è redattore di “Cronache meridionali”, rivista di area comunista, dove ha pubblicato i primi saggi sul mondo rurale nel Regno di Napoli, poi confluiti nel volume Mezzogiorno e contadini nell’età moderna, uscito da Laterza nel 1961.
Nello stesso periodo e per il medesimo editore ha curato l’antologia Il Sud nella storia d’Italia. Tra gli altri titoli una Storia dell’Europa contemporanea e un manuale per le scuole superiori. Ha insegnato nelle Università di Messina, Firenze, e a La Sapienza di Roma.
La sua attività politica ha mosso i primi passi in Calabria, la terra natia, dove ha preso parte all’organizzazione dei movimenti contadini per la riforma agraria.
Dapprima la militanza antifascista, poi la partecipazione all’organizzazione dei movimenti contadini per la riforma agraria nella sua Calabria.
Membro del comitato centrale del Pci, ha sempre sostenuto una linea democratica e riformista, praticando una politica di autonomia rispetto all’egemonia sovietica.
E’ stato eletto deputato nella VII legislatura partecipando intensamente al dibattito culturale e storiografico con saggi e articoli pubblicati in varie sedi ed occasioni e con interventi in trasmissioni radiofoniche e televisive.
Tra gli argomenti sui quali si è concentrata la sua attività di storico, ci sono il Regno di Napoli nel Settecento, la questione meridionale, la storia dell’Europa contemporanea, il Mezzogiorno e i contadini, il Risorgimento italiano.
Tra le sue opere, Mezzogiorno e contadini nell’età moderna (1961); La rivolta antispagnola a Napoli (1967); Ribelli e riformatori dal XVI al XVIII secolo (1979); Elogio della dissimulazione. La lotta politica nel Seicento (1987); Per il re o per la patria. La fedeltà nel Seicento (1994); Scrittori politici dell’età barocca (1998); Mille anni di storia. Dalla città medievale all’unità dell’Europa (2001).
Domani a Cetona si terrà una cerimonia in suo omaggio organizzata dal Comune.
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