“E’ importante che il ddl venga approvato per una correttezza e nel rispetto di tutti, per provvedere agli abbattimenti secondo un ordine stabilito da una norma certa senza discrezionalita’ degli enti preposti”. Cosi’ Domenico Peccerillo sindaco del comune di Casola provincia di Napoli, nel corso del sit in dei Verdi in piazza di Montecitorio per protestare contro il ddl Falanga. “Non favorisce abusivismo – spiega – non sana alcun abuso, ma da priorita’ agli abusi di necessita’ che comunque restano sempre abusi da attenzionare”.
Intanto il coordinamento regionale dei comitati e delle associazioni campane in difesa del diritto alla casa ha inviato una lettera aperta ai deputati della Campania ed ai Sindaci tutti della Regione. Ecco il testo:
Ill.mi Onorevoli,
Ill.mi Sindaci
Il provvedimento di legge – in materia di graduazione degli ordini di demolizione – che ci si appresta definitivamente a votare, rappresenta indubbiamente un atto di civiltà giuridica.
Con esso sarà finalmente possibile ripristinare condizioni di legalità costituzionale rispetto ad una violenta rappresaglia, alla quale si è assistiti impotenti, ma che tuttavia ha avuto il merito di aver mostrato quanto lo Stato sappia essere forte con i deboli e debole con i forti.
Non è più tollerabile che, con spregiudicata brutalità, vengano violati diritti minimi di famiglie indigenti, lasciando nel frattempo in piedi la grande speculazione.
Non si capisce infatti per quale motivo non debbano demolirsi con priorità immobili notoriamente abusivi appartenenti alla malavita organizzata o strutture alberghiere piuttosto che complessi commerciali. Chè anzi sono proprio questi, più di altri, a rimanere in piedi.
A tali domande si è risposto con un’ostinata chiusura ideologica.
Un’opposizione immotivata continua infatti ad imperversare rispetto ad una vicenda che Voi si, sapete essere delicata e complessa; non foss’altro che per le implicazioni sociali che ne possono derivare, in grado di spiegare riflessi di carattere anche emergenziale.
Ci rivolgiamo a Voi tutti allora, Onorevoli campani illustri di ogni estrazione e colore politico, nonché a Voi, Sindaci di queste terre, perché, svestiti ciascuno della propria casacca, in uno con l’approvazione di questa legge, prendiate coscienza che questa è un’occasione non rinviabile per difendere la dignità della nostra tradizione morale da sempre oggetto di facili giudizi.
E’ per noi, padri, madri, figli di questa terra, non più ammissibile assistere alla dissoluzione della democrazia del dialogo e dell’ascolto, soppiantata ormai dall’ideologia della chiusura e della presunzione.
A questo provvedimento è affidato il destino politico della Regione. Ma soprattutto la credibilità delle deputazioni istituzionali regionali, che, insieme con la loro reale rappresentatività, è foriera della capacità concreta di trovare soluzioni efficaci e condivise.
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