Sono tornati in libertà i due giovani di Pagani, Giuseppe Bombardino e Antonio Saggese accusati due aver violentato due anni fa una ragazzina di 16 anni. I due tra carcere e arresti domiciliari dopo due anni riassaporano la libertà con una decisone a sorpresa dei giudici del Tribunale di Nocera Inferiore. Decisione arrivata ieri mattina al termine dell’ennesima udienza processuale nel corso della quale c’è stata o la testimonianza di un maresciallo del Racis su di una perizia scientifica con raffronto sul Dna dei due che ha tra l’altro confermato la presenza del Dna di entrambi i ventenni sugli indumenti della giovane vittima. La sentenza a carico dei due è prevista per il 4 ottobre prossimo. Bombardino e Saggese furono arrestati dai carabinieri tra la notte del 13 e 14 febbraio 2016. La ragazza raccontò, mentre era in ospedale per farsi medicare, che dopo essere uscita da una cornetteria con un’amica ,era stata avvicinata e poi bloccata per le braccia da uno dei due, minacciata di morte e costretta a salire in un’automobile. La ragazza tentò di fuggire più volte, ma fu prima scaraventata su di una saracinesca e poi riportata con forza in auto. Una sequenza ripresa da alcuni video di sorveglianza e finiti negli atti della Procura. Lungo il tragitto provò anche a chiedere aiuto a due persone, inutilmente. L’auto con a bordo i due ragazzi e la minore giunse poi all’esterno di una scuola, in un luogo appartato, dove sarebbe stata consumata la violenza. Dalle indagini emerse che la ragazza sarebbe stata costretta a bere, per poi consumare un rapporto sessuale con entrambi gli imputati. Al termine, fu riaccompagnata a casa. Dopo aver perso i sensi, fu soccorsa dalla madre, con una corsa in ospedale dove poi partì la denuncia.
Articolo pubblicato il giorno 14 Settembre 2017 - 07:47