Nell’ambito dei massicci controlli effettuati a contrasto dell’illecita occupazione di manodopera in agricoltura, disposti dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta, i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL) e quelli della Stazione di Villa Literno, la scorsa settimana hanno denunciato a piede libero, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, una cittadina bulgara di 41 anni K.S. residente a Mondragone, responsabile di intermediazione illecita di manodopera (“caporalato”). La donna aveva reclutato a Mondragone, per conto di un datore di lavoro italiano, 17 lavoratori (tutti bulgari) – pattuendo una retribuzione di 30 euro per ciascun dipendente – che tutti “in nero”, alle prime luci dell’alba del 30 agosto erano stati da lei condotti con un furgone di sua proprietà, in un fondo agricolo fra Villa Literno e S. Cipriano d’Aversa per la raccolta di fagiolini. Colti di sorpresa i dipendenti non hanno potuto far altro che prendere atto della situazione, non hanno tentato neanche la fuga per le campagne circostanti in quanto trattandosi di cittadini comunitari non vi era il rischio di rimpatrio. Il furgone con il quale erano stati condotti i lavoratori è stato sottoposto a sequestro, mentre sono in corso le indagini atte ad identificare il datore di lavoro ed il proprietario del fondo agricolo su cui stavano lavorando i bulgari.
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