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Vaccini: a Napoli in fila alle 7,30, così si organizza la Asl

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E’ un via vai continuo di mamme e bimbi al centro vaccinale dell’ospedale Annunziata, nell’Asl Napoli 1 centro, dove si lavora senza sosta. In molti arrivano ben prima dell’operaio di apertura: le visite cominciano alle 8.30, molte mamme preferiscono arrivare anche un’ora prima per avere la certezza di non dover tornare. “Oggi vengo per il secondo giorno – racconta una di loro – ieri sono arrivata tardi e non ce l’ho fatta”. L’affluenza, in questi giorni, e’ molto alta, come conferma anche Rosa Papa, direttrice dell’Uoc Tutela della salute della donna, che si occupa anche del centro vaccinale dell’ospedale. “Non serve la prenotazione, c’e’ l’accesso diretto – spiega – le mamme con i bambini vengono e aspettano il loro turno”. E’ alta anche l’affluenza di genitori che vengono a richiedere il certificato delle vaccinazioni, necessario per l’iscrizione a scuola. Per evitare che la fila sia eccessivamente lunga, soprattutto considerando che a farla sono anche bambini, nel centro vaccinale si sono organizzati separando le due cose: da una parte la fila per le vaccinazioni, dall’altra quella per i certificati. In questo secondo caso, i genitori lasciano il libretto sanitario e tornano il giorno dopo a ritirare il certificato. “Non so se riesco a far vaccinare mio figlio – dice un’altra mamma in fila – nel caso dovro’ tornare lunedi’ mattina. Ma dobbiamo metterci l’anima in pace: dobbiamo aspettare il turno”. L’alta affluenza, dice la dottoressa Papa, “era prevedibile”. “Ho sempre creduto in una sanita’ di condivisione, e invece non e’ stato cosi’ – afferma – abbiamo avuto il caso di una mamma con un bambino di 11 anni, mai vaccinato”. Per ‘evitare’ la vaccinazione ai figli, semplicemente, non si sono presentati ne’ genitori ne’ figli quando avrebbero dovuto. “Il decreto Lorenzin e’ stato importante – sottolinea Papa -richiedeva piu’ tempo per informare meglio l’utenza e dare possibilita’ ai centri vaccinali di organizzarsi. Sono presi d’assalto, non solo noi, ma tutti i centri vaccinali. Qui tutto il personale e’ impegnato in questi giorni per soddisfare la richiesta dei vaccini”. La considerazione di Papa e’ che “sarebbe servito piu’ personale per meglio informare le mamme che si sono recate qui”. Papa fa sapere che e’ stata importante anche “la collaborazione con i volontari dell’Abio che dedicano tempo ai bambini, distraendoli con i palloncini colorati e con altri giochi”. L’Ospedale Annunziata rientra nel Distretto sanitario 31 e ha un bacino d’utenza di riferimento, dai 0 ai 14 anni, di 14.064 persone.


Articolo pubblicato il giorno 8 Settembre 2017 - 14:34
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