“In attesa che i Magistrati facciano il loro lavoro, i rettori dovrebbero avviare inchieste interne approfondite e sospendere tutte le persone coinvolte nelle inchieste di questi giorni oltre ad annullare le prove di ammissione per riproporle poi con più accurati sistemi di sicurezza, a garanzia dell’imparzialità”. A chiederlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Università e fondatore de La Confederazione, la più importante associazione studentesca del Mezzogiorno, il leader nazionale dei Giovani Verdi, Marco Gaudini, e il portavoce dei Giovani Verdi di Napoli, Gabriele Capobianco, per i quali “le inchieste sui test di ammissione a Medicina e quella che ha portato all’arresto di diversi docenti universitari, tra cui due titolari di cattedre in atenei napoletani, confermano l’esistenza di un sistema di illegalità diffuso che va scardinato”. “Tra l’altro, stanno arrivando diverse denunce e segnalazioni e una, in particolare, merita approfondimenti e riguarda l’Università di Salerno” hanno aggiunto precisando che “in una foto, inviata da uno studente, si vede un commissario d’esame che porta via gli elaborati dei test senza sigillarli come prevede la legge e, se fosse confermato che, in quella scatola, c’erano davvero gli elaborati degli aspiranti matricole di medicina, bisognerebbe invalidare le prove”. “Quel che colpisce in queste vicende è il pessimo inizio per chi si candida a diventare medico o docente universitario” hanno concluso chiedendosi “che etica potrà avere nel lavoro un medico o un docente universitario che riuscirà a ricoprire quel ruolo solo grazie a un imbroglio che gli ha permesso di superare le prove di ammissione o il concorso a cattedra?”
Articolo pubblicato il giorno 25 Settembre 2017 - 17:07