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Una chitarra tra Napoli e il mondo: conversazioni con Mauro Di Domenico, a cura di Donato Zoppo

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Venerdì 29 settembre – in concomitanza con la presentazione ufficiale alla Settima Edizione della Mostra Rock! al Palazzo delle Arti di Napoli – Rogiosi Editore pubblica “Una chitarra tra Napoli e il mondo”: conversazioni con Mauro Di Domenico, a cura di Donato Zoppo. Un libro ricco ed emozionante che viaggia tra ricordi, aneddoti, testimonianze e riflessioni del popolare chitarrista napoletano, raccolti da Zoppo in una lunga e appassionata conversazione nella quale l’artista si è messo a nudo, raccontando quasi mezzo secolo di carriera, dalla formazione avvenuta a Napoli con il maestro Eduardo Caliendo ai più recenti progetti dedicati a Ennio Morricone e Pino Daniele. E proprio Ennio Morricone, Pino Daniele come Massimo Ranieri, Eugenio Bennato, Inti-Illimani, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Mauro Pagani, Phil Manzanera, Giancarlo Giannini, Luis Sepulveda, Roberto De Simone, Nicola Piovani, Giuseppe Tornatore, Phil Palmer, Maurizio Scaparro, sono una piccola parte dei grandi artisti con cui Mauro Di Domenico ha suonato nel corso della sua lunga attività. Avvicinarsi alla vicenda artistica di Mauro Di Domenico significa scoprire un oceano di collaborazioni e amicizie in Italia e all’estero, con lavori nel mondo della discografia, del teatro e del cinema, da Roberto Vecchioni a Elvio Porta, da Arisa a Mariano Rigillo. Significa scoprire una storia musicale ricchissima, nata nella sua Napoli con il papà, il famoso tenore Lello Di Domenico, e cresciuta in giro per il mondo, sempre accanto alla fedele chitarra.  Allievo prediletto di mostri sacri della chitarra del ‘900 come Eduardo Caliendo e Alirio Diaz, dagli anni ’70 ad oggi Mauro Di Domenico ha lavorato con i grandi, diventando uno dei più stimati e affidabili chitarristi italiani, studioso e conoscitore sopraffino delle musiche popolari, in particolare quelle latino-americane che ha approfondito negli anni ’80 e ’90 in giro per il mondo con i gloriosi Inti-Illimani. Una chitarra tra Napoli e il mondo approfondisce tutto il suo percorso, dall’apprendistato negli anni ’70 al trionfale lavoro sulle musiche di Ennio Morricone, dagli anni ’80 con Musicanova, Eugenio Bennato, Maurizio Scaparro e Elvio Porta al ventennio di musica con Massimo Ranieri, dalla straordinaria esperienza con Mauro Pagani fino all’ultimo progetto – ancora inedito – dedicato alla musica di Pino Daniele, con il quale Mauro ha avuto un sincero rapporto di amicizia e stima. Richiestissimo come accompagnatore (“l’accompagnatore ideale”, lo ha definito Morricone, che ha anche composto per lui il brano Non telefonare), Di Domenico ha deciso di aprire lo scrigno delle memorie e di raccontarsi: lo ha fatto in testo avvincente, arricchito da foto storiche (tutti scatti inediti provenienti dal suo archivio privato) e un cd allegato. Il disco contiene rarità dall’archivio personale di Di Domenico: brani giovanili incisi privatamente con Eduardo Caliendo, brani dal vivo con Nuova Compagnia di Canto Popolare, Musicanova, Eugenio Bennato, Inti-Illimani e Massimo Ranieri, infine sette inediti per sola chitarra registrati nel 2017, tra i quali spiccano Creuza de ma di Fabrizio De André, Quando di Pino Daniele e Non telefonare, il brano che Morricone ha scritto per Mauro. Una chitarra tra Napoli e il mondo si apre con le prefazioni di Ennio Morricone, che ha scritto un’affettuosa lettera a Mauro, e Michelangelo Iossa, uno dei più autorevoli opinionisti musicali italiani.

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Articolo pubblicato il giorno 28 Settembre 2017 - 10:53
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