Nonostante il vento e l’incidente occorso a Tony Esposito, assente sul palco, il 7° festival del Folklore è stato il tripudio di colori,suoni, armonie e bellezza che tutti si aspettavano. Apprezzati dal pubblico i suoni della tradizione proposti dalle launeddas di Roberto Tangianu, dalla chitarra di Marino Derosas e dalla voce da primo premio di Daniela Pes o dalle armonie di S’arde di Mauro Mibelli e del suo gruppo. Allegro e coinvolgente Tore Nieddu, chitarrista e cantante, ha rappresentato la sardità attraverso il suono della sua voce , con lui Barcelloneta, interprete di canzoni capaci di mobilitare il web e di ottenere successi da migliaia di clik. Belli e capaci di introdurre il pubblico in un mondo di gesti, ritualità e passi unici gli otto gruppi folk presenti. Impegnati anche i professionisti dell’Associazione Cuncordia a Launeddas, il Coro di Olbia Folk Ensamble e i maestri di Tango Pino Perria e Roberta Marcialis. Sul palco, posto nel cuore del borgo, anche la raffinata espressione musicale del Quartetto Michael Brusha. La moda e la ricerca hanno sfilato grazie allo stile di Paola Forma e Paola Compostu,con le modelle dell’associazione Artes di Luccia Asole. L’associazione due zero, in collaborazione con l’Accademia Tradizioni Popolari Gruppo Folk San Pantaleo e con il Comune di Olbia grazie alla direzione artistica di Sabrina Merlo e Alessandro Sechi, ha felicemente festeggiato il traguardo del settimo anno. Il pubblico delle gradi occasioni non si è lasciato intimidire dal vento , partecipando fino all’ultimo, con interesse, allo spettacolo condotto da Giuliano Marongiu. L’attesa per la presenza dei super ospiti è stata soddisfatta dalla performance raffinata ed elegante di Antonella Ruggero che ha illuminato la notte di San Pantaleo proponendosi accompagnata alla chitarra da Luca Marcias. Eleganza, stile , ricerca, tecnica, passione, tutto nella voce di Antonella Ruggero, abbracciata dagli applausi a scena aperta. Momenti di emozione anche per l’equipaggio di Adelasia di Torres , imbarcazione tutta made in Sardegna, per la prima volta impegnata nella Rolex Cup. Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questa settima edizione del festival, resa ancora più poetica dal vento che ha accompagnato i suoni della festa ben oltre le famose rocce di San Pantaleo. Ci sono stati mesi di duro lavoro che hanno coinvolto ben 57 persone, impegnate nella cura della 1° edizione di Magnendi in Carrera, nella 2° edizione di Massaie in Cucina e nella 7° edizione del Festival del Folklore . Grazie al delegato del Sindaco per San Pantaleo Paolo Oliva e al service di Tony Grandi per avere regalato giochi di luce indimenticabili.
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