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Torna Labora a Battipaglia. Laboratori, mostre e spettacoli per adulti e bambini

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Torna per il quinto anno consecutivo il Labora, un luogo in cui l’infanzia e la maturità siedono l’una accanto all’altra, grazie a un pizzico di rivoluzione dal basso alimentata ogni anno da decine di attivisti. Dal 6 al 10 Settembre, nella Villa Comunale Ezio Maria Longo di via Domodossola a Battipaglia, si svolgerà l’evento più atteso dai bambini, con gli oltre 40 laboratori gratuiti. Chi è già stato al Labora sa che le soprese non mancano mai tra spettacoli, concerti, incontri e tantissime attività per adulti e bambini. Quest’anno la manifestazione prevede una sezione tematica dedicata a “I bambini portati dal mare”. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Battipaglia. Cosa troverete al Labora? Un’esperienza di conoscenza reale, una dimensione di condivisione, di scambio di idee e abilità, di crescita e cambiamento. Labora è una realtà interessante e attiva, un modello di sviluppo ispirato al “fare insieme” ovvero “per l’altro”, perché nessun bambino venga mai lasciato indietro. Per questo ad ogni famiglia che parteciperà all’evento verrà donata una versione illustrata della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Percorso Tematico: I bambini portati dal mare – Tante le attività proposte per ragionare sull’incontro con le nuove culture non solo con i ragazzi, ma anche con gli adulti. Due i laboratori in programma (giorni 7/8 settembre dalle 18 alle 21): “Voglio Spazio!” performance di teatro dell’oppresso con la formatrice teatrale, regista e pedagogista Alessia Cristofanilli; “Disegni con la sabbia” di Aly Fall artista senegalese.  Il 7 settembre alle 19, nell’anfiteatro della villa, incontro con Gennaro Avallone,ricercatore di sociologia dell’ambiente e del territorio dell’Università di Salerno, autore del libro “Sfruttamento e resistenze. Migrazioni e agricoltura in Europa, Italia e Piana del Sele” e a seguire i racconti dei ragazzi della Comunità Obiettivo Futuroche ospita minori migranti non accompagnati. All’interno del parco sarà possibile visitare anche la mostra dal titolo “Cose da non credere” realizzata da Eugenio Mastrovito, un viaggio fra i luoghi comuni sui migranti, con ironia. Tutti i laboratori – L’albero delle emozioni; Come vivere al meglio la propria gravidanza; Mani in pasta!; Genitori efficaci; Cibo e gioco; Crealibro; English fun!; Yoga della risata: Teatro e musica; Il clown è dentro di noi; Canto corale per bambini; Logopedia propedeutica al canto; Murga; Danze orientali, La valigia delle fiabe; Corso base di chitarra; Danza moderna; Primo soccorso; Primo soccorso in mare; Alla scoperta della subacquea; Papà ti salvo io; Disostruzione pediatrica; Difesa psicomarziale; Tai Chi Chuan e Qi Gong; Corpo in movimento; Rugby; Taekwondo; Ginnastica artistica; Design attraverso l’uso di materiali di recupero; L’ambiente mare, scoprilo e proteggilo; Civilandia; Insetti utili nell’agricoltura; Archeolab; Riciclo creativo; Giochi di ruolo; Movimento creativo per bambini e genitori; Ballon-art; Scacchi; Diversamente liberi; I giovani e il lavoro; Nodi marinari.  Spettacoli – Mercoledì 6 settembre ore 21: esibizione del gruppo di artisti di strada Murga Los Espantapajaros; Giovedì 7 settembre, proiezione del film “Scampia Felix” di Francesco Di Martino e Gridas. Venerdì 8 settembre ore 21: “Tanto di cappello” serata dedicata all’arte di strada. Attesa la partecipazione di Daniele Sepe Quintet, sabato 9 settembre alle 22 con Rote Jazz Fraktion. Straordinario artista che fa di ogni disco un capitolo a sè, attraversando generi e sentimenti in modo eclettico, vanta nella sua carriera un Premio Tenco (con Lavorare Stanca, nel 1998, targa Tenco come miglior lavoro in dialetto), dischi scomodi, suite orchestrali, musiche medievali, jazz, rap, funk, blues, musica tradizionale. E’ indefinibile, sfuggente per spirito e sostanza a qualsivoglia etichetta. Sabato 10 settembre, Teatro: “Sogno di una notte di mezza estate” con la Compagnia del Bianconiglio. Perché organizziamo il Labora – Labora è un luogo di incontro tra generazioni in cui è possibile educare alla libertà, regalando giornate di gioco spensierate, ma anche dei momenti di riflessione sui valori fondamentali dell’infanzia e dell’adolescenza. Nasce per far fronte alle carenze generate dalla mancanza di politiche territoriali per l’infanzia, perché ogni bambino ha diritto al gioco, perché imparare è bello, perché divertirsi non significa rispondere a modelli educativi globalizzati, crescere in funzione dei beni di consumo e di luoghi di intrattenimento finalizzati al guadagno privato.

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Articolo pubblicato il giorno 4 Settembre 2017 - 15:55
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