Il pm Assunta Tillo della Procura di Benevento potrebbe iscrivere nel registro degli indagati per omicidio stradale il conducente del Tir che ha causato l’incidente e la morte del 21enne di Terzigno, Salvatore Autorino. I genitori del giovane, che erano in auto con lui e di ritorno del mercato domenicale di Benevento parlano di ritardo nei soccorsi. La mamma prima di essere ricoverato con il padre sotto choc in ospedale ha accusato il 118 di aver impiegato 30 minuti per arrivare sul luogo dell’incidente. Lo stesso fa un cugino della vittima secondo il quale Salvatore è morto dissanguato. Sarà eventualmente l’autopsia a stabilirlo. Mentre a Terzigno e San Giuseppe Vesuviano, città dove gli Autorino, sono molto conosciuti, si piange Salvatore ci si interroga sulla pericolosità della galleria Sant’Elena che si trova al chilometro 65 della A16 Napoli-Canosa, nel territorio comunale di Pietradefusi e in direzione del capoluogo campano. Il Tir contro il quale ha impattato il furgone degli Autorino procedeva ad andatura lentissima e la poca visibilità interna a quella che è stata etichettata negli anni come “la galleria della morte” avrebbero provocato l’incidente mortale. Sia il Tir sia il furgone degli Autorino sono stati messi sotto sequestro. Ora saranno le indagini della polizia stradale a stabile la verità.
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