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Studentesse violentate a Firenze: la Procura militare apre un’indagine sui due carabinieri

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Firenze. Violenze sessuali su due studentesse americane: la Procura Militare di Roma ha aperto un’indagine per i propri aspetti di competenza in relazione alla denuncia delle due ragazze che sostengono di essere state violentate a Firenze da due carabinieri. I militari, due toscani, iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Firenze non sono stati ancora interrogati, si attende l’esito delle analisi del Dna repertati dalla Polizia per accertare se la versione fornita dalle due studentesse sia veritiera. Sul caso è intervenuto anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti, durante un intervento al ‘Tempo delle donne’ a Milano, annunciando che qualora verranno ufficializzate le accuse nei confronti dei due carabinieri, questi verranno immediatamente sospesi dal servizio. “Gli accertamenti sono ancora in corso ma risulta una qualche fondatezza rispetto alle accuse che vengono mosse – ha detto il ministro Pinotti -. Si tratterebbe, e usiamo ancora il condizionale, di un episodio gravissimo, lo stupro è sempre qualcosa di grave, ma è di una gravità inaudita se viene commesso da carabinieri in uniforme perchè i cittadini si rivolgono loro e a quella divisa per avere rassicurazioni e sicurezza. Non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni, abbiamo appreso tutto dai media, ma qualora l’accusa dovesse essere ufficializzata, i due carabinieri verranno immediatamente sospesi e seguiremo le indagini”.

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L’episodio denunciato dalle due ragazze sarebbe avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 settembre, quando la gazzella con i due carabinieri a bordo è intervenuta dinanzi ad un locale dove c’erano dei tafferugli. Poi, secondo quanto accertato anche dalla visione dei filmati di alcune telecamere, i militari hanno accompagnato a casa le ragazze con l’auto di servizio.

L’iscrizione dei due carabinieri, subito identificati dopo la denuncia, nel registro degli indagati è arrivata al termine di un serrato lavoro di riscontri tra investigatori e magistrati, verificando l’esistenza di “elementi di fondatezza”, nel racconto delle due giovani americane. In due diverse occasioni, e la seconda volta separatamente, le ragazze – che hanno rispettivamente 19 e 21 anni – hanno fornito l’identica versione dei fatti, senza mai cadere “in contraddizione”. Gli agenti della squadra mobile stanno, intanto, concludendo il lavoro di ricostruzione dettagliato di quanto accaduto nell’androne e nell’ascensore del palazzo di Borgo Santi Apostoli, in pieno centro storico dove le americane avevano affittato un appartamento. Secondo il racconto delle giovani, una volta giunte a bordo dell’auto di servizio dell’Arma davanti al palazzo, uno dei militari avrebbe abusato di una di esse subito dopo l’ingresso del portone e l’altro avrebbe stuprato la seconda nell’ascensore.

Le ragazze sono state anche sottoposte all’alcoltest e al narcotest e sarebbero risultate positive. Dall’inchiesta è emerso anche che una delle ragazze, prima di giungere in Italia, avrebbe stipulato un’assicurazione contro gli stupri, un’assicurazione che in Italia non esiste.

Al momento nei confronti dei carabinieri, due toscani, non sarebbe stato preso alcun provvedimento. Gli investigatori aspetterebbero il risultato del dna prelevato dai vestiti delle due ragazze americane prima di procedere all’interrogatorio. Dopo la denuncia le due donne sono state accompagnate dalla polizia in ospedale per accertamenti. Nel corso delle indagini sono state repertate tracce biologiche sugli indumenti delle ragazze per confronti.

Il console generale Usa a Firenze, Benjamin Wohlauer, si è recato questa mattina presso il comando provinciale dei carabinieri di Firenze, su invito dello stesso comandante, dopo la denuncia presentata dalle due ragazze americane. Il console è stato rassicurato, si è appreso, “sulla massima trasparenza, il massimo rigore e il massimo sforzo dell’Arma per arrivare all’accertamento della verità”, in modo da far luce su un episodio ancora da verificare nei suoi aspetti specifici. Durante il colloquio è stata precisata da parte dei carabinieri “la volontà di rassicurare tutti i cittadini, italiani e stranieri: l’Arma da sempre è a fianco della gente e continuerà ad esserlo”. Il comando provinciale dell’Arma è in stretto contatto con la Procura della Repubblica “per verificare ogni aspetto di questa vicenda”. Nel caso in cui dovessero emergere “eventuali responsabilità”, l’Arma applicherà “il massimo rigore” nei confronti dei suoi appartenenti. Successivamente il console Usa ha avuto anche un incontro con il questore Alberto Intini.

L’ambasciata Usa a Roma “prende molto sul serio” la denuncia di due studentesse americane che sostengono di essere state violentate a Firenze da due carabinieri e fornirà loro tutta l’assistenza necessaria. “Siamo a conoscenza delle notizie stampa riguardanti due studentesse di un’università americana violentate da rappresentanti delle forze dell’ordine in Italia”, fa sapere la sede diplomatica di Via Veneto. “Prendiamo molto sul serio tali accuse. Le nostre missioni diplomatiche sono sempre pronte a fornire assistenza ai cittadini americani vittime di crimini che ne fanno richiesta”, assicura l’ambasciata, “data la natura del caso e ai fini di tutela della privacy delle persone coinvolte, ci asteniamo da qualunque ulteriore commento”.


Articolo pubblicato il giorno 8 Settembre 2017 - 19:19

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