(ANSA) - NAPOLI, 11 AGO - E l'infezione quasi sicuramente, è stata contratta nell'abitazione dove viveva: una casa-discarica, nel quartiere Vomero di Napoli, dove non c'era l'acqua corrente ma feci, rifiuti, gatti, forse anche topi. I controlli sono scattati dopo che una volontaria che la accudiva ha mostrato ai medici dell'ospedale Cotugno le foto della casa definite "raccapriccianti" dalla Polizia municipale. L'anziana viveva con un figlio di 34 anni che ha gravi deficit mentali.
Dopo una settimana dal blitz della polizia, è stata sequestrata a Torre del Greco la casa che teneva prigioniera la ragazzina diversamente abile. Grazie all’intervento delle forze dell’ordine e degli assistenti sociali, la ragazzina segregata dai genitori e costretta a vivere tra i rifiuti, è stata liberata e la sua prigione posta sotto sequestro dal pm Barbara Aprea che, incaricata dalla Procura di Torre Annunziata di condurre l’inchiesta, ha chiesto e ottenuto il sequestro dell’abitazione di via Roma 104 nella quale l’adolescente ha vissuto in condizioni disumane. Il sequestro, avvenuto ieri all’alba, è stato eseguito dagli agenti del commissariato di Torre del Greco, guidati dal dirigente Davide Della Cioppa. C’è anche un’ipotesi di reato per i genitori della ragazzina che è quella di maltrattamenti, oltre a una seconda inchiesta aperta dalla Procura dei Minori di Napoli che riguarda le condizioni di crescita e di vita della adolescente. Al momento del sequestro della casa – di proprietà del Pio Monte della Misericordia – i genitori erano assenti. Già da un paio di giorni la madre e il padre della ragazzina erano come spariti dalla circolazione ma continua a restare un mistero come nessuno prima d’ora si sia mai accorto delle condizioni di vita in cui la adolescente era costretta a vivere, ai limiti della disumanità.
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