Dopo una settimana dal blitz della polizia, è stata sequestrata a Torre del Greco la casa che teneva prigioniera la ragazzina diversamente abile. Grazie all’intervento delle forze dell’ordine e degli assistenti sociali, la ragazzina segregata dai genitori e costretta a vivere tra i rifiuti, è stata liberata e la sua prigione posta sotto sequestro dal pm Barbara Aprea che, incaricata dalla Procura di Torre Annunziata di condurre l’inchiesta, ha chiesto e ottenuto il sequestro dell’abitazione di via Roma 104 nella quale l’adolescente ha vissuto in condizioni disumane. Il sequestro, avvenuto ieri all’alba, è stato eseguito dagli agenti del commissariato di Torre del Greco, guidati dal dirigente Davide Della Cioppa. C’è anche un’ipotesi di reato per i genitori della ragazzina che è quella di maltrattamenti, oltre a una seconda inchiesta aperta dalla Procura dei Minori di Napoli che riguarda le condizioni di crescita e di vita della adolescente. Al momento del sequestro della casa – di proprietà del Pio Monte della Misericordia – i genitori erano assenti. Già da un paio di giorni la madre e il padre della ragazzina erano come spariti dalla circolazione ma continua a restare un mistero come nessuno prima d’ora si sia mai accorto delle condizioni di vita in cui la adolescente era costretta a vivere, ai limiti della disumanità.
Articolo pubblicato il giorno 7 Settembre 2017 - 09:09