claudio lotito salernitana
«Ndò sta Bollini? Mica è andato via? Chiamalo. Fallo venì, che dopo ce devo parlà». A bassa voce, la raccomandazione di Lotito all’addetto stampa della Salernitana prima d’iniziare la conferenza stampa al termine del 2-2 col Pescara. Le bacchettate non erano mancate in una settimana particolare, il vulcanico co-patron le ha ribadite sotto forma di consigli. Proprietà e dirigenza al gran completo ieri all’Arechi per una gara delicata. Lo sarebbe stato ancor più il post, in caso di ko. «Sono venuto per vedere da vicino le criticità – ha affermato Lotito in sala stampa, dove Mazzaroma ha preferito non recarsi Siamo alla quarta giornata e Bollini non è in discussione. Non dico che ha colpe ma vorrei che ognuno venisse impiegato nel proprio ruolo. Pucino e Vitale attaccanti? Nel secondo tempo, quando i giocatori sono stati schierati secondo le proprie caratteristiche, la squadra ha raggiunto meritatamente il pareggio e sfiorato la vittoria». Fin troppo chiaro, con un mezzo sorriso. Dicendo e non dicendo, riemergono i desiderata tattici lotitiani, non lesinando bacchettate al pubblico. «Nonostante il calo di abbonati abbiamo allestito una squadra competitiva che può giocare in vari modi, dal 3-5-2 al 4-3-3, 4-3-2-1 o 4-2-3-1 continua Una volta individuato il modulo, deve restare lo stesso per tener vivi gli automatismi. Certo, in corso d’opera può cambiare qualcosa anche in relazione all’avversario ma senza discostarsi molto. Abbiamo molti attaccanti di valore, Bollini ha lavorato sul campo e deve calarsi nella realtà specifica». Ma no, «io non mi permetto di fare l’allenatore. Solo osservazioni tecnico-tattiche generali», aggiunge. Nel dettaglio, Lotito chiama in causa Rossi, ieri rimasto in panca: «È cresciuto con me. Lo conosco bene, non può fare l’esterno. Deve giocare accanto a uno tra Bocalon e Rodriguez in un attacco a due. Gli esterni sono altri, come Alex, Sprocati o DI-RO-BER-TO». Lo urla e scandisce il nome dell’ex Crotone, neppure scaldatosi da quand’è granata. Poi è lo stesso Lotito a spiegare che «alcuni forse non sono ancora in condizione, la squadra deve assestarsi ma Bollini è bravo, saprà trovare collocazione a tutti». Carezza finale. Il solito Lotito ma anche il solito Zeman, il solito pareggio. Tre in quattro match, non l’inizio che il vulcanico co-patron s’aspettava. «Il bottino finora è magro rispetto al valore della rosa».
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