Per una errata valutazione dei riposi che spettano ai piloti, ma soprattutto per una fuga senza precedenti dei comandanti, Ryanair dovrà tagliare fino a 50 voli al giorno per sei settimane. Le cancellazioni coinvolgeranno circa 400 mila passeggeri, come ha spiegato il ceo della low cost irlandese Michael O’Leary. Che stima un monte richieste di rimborso che potrebbero toccare quota 35 milioni di euro.
Nel corso di una conference call con gli analisti, il numero uno della compagnia ha cercato di tamponare le falle spiegando che “non c’è una carenza di piloti” e annunciando un “bonus fedeltà”, in modo da non farli “scappare via”. Ma la frittata è fatta e i disagi sono in arrivo: entro oggi saranno rese note tutte le cancellazioni dei voli da qui a ottobre che secondo Kenny Jacobs, braccio destro di O’Leary, ammonterebbero solo al 2% del totale dei 2.500 voli quotidiani. A Dublino il titolo della compagnia ha perso l’1,9%.
L’istrionico capo di Ryanair ha poi tuonato contro i concorrenti, rei di aver privato la low cost irlandese delle ambite braccia dei piloti di linea che evidentemente cercano nuovi datori di lavoro che offrano condizioni migliori. Nel mirino Lufthansa e Iag, che andrebbero a caccia dei piloti. Attacco molto duro anche nei confronti della low cost Norwegian, che sta drenando comandanti dalle cabine di pilotaggio irlandesi: ne avrebbe “circuiti” oltre 140 negli ultimi mesi.
“Annullando meno del 2% dei nostri voli fino al debutto dell’orario invernale a novembre, possiamo riportare il nostro tasso di puntualità al livello del nostro obiettivo annuale del 90%”, ha spiegato il capo della comunicazione Robin Kiely. Intanto però il dato è precipitato sotto l’80% nelle prime due settimane di settembre contro l’85% dei mesi passati, un risultato comunque non ottimale.
In ogni caso le scuse della compagnia non sono bastate a calmare la rabbia dei clienti. E Bruxelles ha immediatamente reagito: “Ryanair deve rispettare le regole europee sui diritti dei passeggeri”, ha detto un portavoce della Commissione, come “il rimborso, la riprogrammazione, il rimpatrio e in alcune circostanze una compensazione finanziaria”, e che le regole europee “devono essere applicate dalle autorità nazionali”.
E in Italia il ministro dei Trasportyi Graziano Delrio non sembra voler fare sconti alla compagnia di O’Leary: “La situazione che è stata creata con la cancellazione dei voli Ryanair è molto grave. Sono stati provocati gravi disagi ai nostri cittadini e noi pretendiamo un rispetto assoluto dei diritti del passeggero”. E ancora: “Ho chiamato Enac perché ci sia la massima vigilanza, che vuol dire rimborsi completi, riprogrammazione dei voli, e anche le compensazioni, cioè le multe per questi disagi che sono stati creati. Seguiremo l’evoluzione non possiamo fare sconti a nessuno per disagi così grandi”.
L’ELENCO DEI VOLI CANCELLATI
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