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Puglia, Cinque Stelle: ”Ho restituito 200 mila euro, il furbetto Cuomo faccia lo stesso”

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“L’ipocrisia del senatore-sindaco Vincenzo Cuomo, definito “il furbetto del privilegio”, ha raggiunto livelli inimmaginabili. La vicenda della pensione “maturata” il 16 settembre, seppur in chiara incompatibilità di cariche a tre mesi dalla sua elezione a sindaco di Portici, ha messo in imbarazzo anche il Presidente del Senato, che lo ha esortato a scegliere tra il mandato di primo cittadino e quello senatoriale, evitando di avvalersi del diritto al vitalizio. Grazie al gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle queste furbate ormai sono state portate a conoscenza dei cittadini. Oggi è stato costretto a inventarsi un espediente che al momento è solo ed esclusivamente retorico, ma che non ha alcun riscontro nei fatti. Allo sbandierato bonifico di 5mila euro, la cui destinazione ancora non è chiara e che dovrebbe essere veicolata dai suoi giannizzeri che siedono nella maggioranza del Consiglio comunale, personalmente rispondo con oltre 200mila euro restituiti in quattro anni e mezzo da parlamentare. Soldi che hanno contribuito a istituire un Fondo Microcredito per le piccole e medie imprese. Soldi che continuerò a restituire fino al compimento del mio mandato di Senatore della Repubblica. Anzi, siccome Cuomo mi sfida ad equipararmi a lui, sono io che lo invito a versare quanto ho versato io al Fondo Microcredito, ovviamente sottraendo i 5mila euro che ha già cominciato a versare e che consideriamo un acconto del 2,5% di quello che deve ancora elargire se vuole realmente adeguarsi a noi”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia. “La mera volontà paventata da Cuomo di mettere la “risorsa pensione” a disposizione della città di Portici è soltanto uno squallido tentativo di cancellare in piccola parte quell’onta che ha gettato su se stesso e sull’intera comunità dei cittadini onesti di Portici. Che merita di essere ricordata per le sue bellezze, non per le furbate di un singolo uomo. Che senso ha annunciare soltanto ora, quando i giochi sono chiusi, che destinerà la sua pensione da parlamentare per creare non meglio precisate borse di studio? Perché non dirlo tre mesi fa quando, incalzato sulla questione, si affrettava a parlare di maldicenze, sostenendo che mai avrebbe fatto scattare il diritto ad uno dei privilegi che caratterizzano la casta di cui Cuomo è degno esponente”. “Bugiardo che prova a gettare fango sul M5S, sostenendo che è stata avanzata una richiesta di differire la pensione da 65 a 67 anni. Falso. I parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno chiesto, piuttosto, di equiparare la loro posizione a quella prevista per tutti i cittadini. Ovvero, far soccombere anche i parlamentari alla ingiusta legge Fornero e Dini. Quindi, ai cinque anni in Parlamento ne vanno sommati altri quindici di lavoro e contributi regolarmente versati, come ogni comune cittadino. Così da raggiungere i venti anni necessari per maturare una pensione che, allo stato, ad un comune cittadino non viene versata prima del compimento dei 67 anni di età. Come si può dar credito ai buoni propositi di un uomo che è stato smascherato da tutt’Italia, oltre che dal M5S anche dal presidente del Senato? Ci dica, piuttosto, Cuomo, se tra quanti definisce censori e moralisti dell’ultima ora per le bugie, le inesattezze e le approssimazioni scritte o pronunciate, elenca anche il presidente del Senato Piero Grasso? Sono lieto – conclude Puglia – che mi abbia definito ignorante. Devo ammetterlo, in effetti ignoro in quanto non conosco affatto, né intendo farlo, i sotterfugi e gli espedienti utilizzati da questa gente per guadagnarmi ingiusti privilegi. L’onesta andrà di moda”.


Articolo pubblicato il giorno 18 Settembre 2017 - 17:27

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