Tragedia della Solfatara di Pozzuoli, ieri c’è stato un sopralluogo dei periti geologi Giovanni Balestri e Franco Ortolano, nominati dalla Procura di Napoli Nord per una prima presa visione dei luoghi per fare i rilievi fotografici in attesa dei periti di parte del titolare della “Vulcano Solfatara srl” Giorgio Angarano, indagato per omicidio colposo plurimo. Con l’aiuto dei vigili del fuoco i periti geologi hanno potuto vedere due buche. Una segnalata con una catenella. L’altra era quella della tragedia. Si trovano una vicina all’altra. «Due sono le possibilità – ha spiegato l’avvocato Vincenzo Cortellessa che difende la famiglia delle tre vittime, al quotidiano Il Mattino – la seconda buca si è aperta d’improvviso sotto i piedi del bambino che voleva fotografare la prima. Oppure la seconda buca c’era già ed era nascosta dall’acqua, come mostrano i video acquisiti. In ogni caso si trattava di situazioni di pericolo che avrebbero imposto la chiusura. Lorenzo Carrer – prosegue – non ha mai lasciato la mano di sua madre per scavalcare la recinzione. È stato detto nell’immediatezza è questo rattrista la famiglia ed è potenzialmente offensivo per le vittime. È incontestabile: Lorenzo non ha mai scavalcato alcuna recinzione. Anche perchè non ce n’era una. La buca che abbiamo visto è assolutamente nell’area consentita ed in un percorso accessibile”. Ieri sera ancora proseguivano le autopsie delle tre vittime. Se oggi sarà possibile rimandare i Carrer a casa, a cura del comune di Pozzuoli, i funerali dovrebbero farsi domani a Meolo, Venezia.
Articolo pubblicato il giorno 21 Settembre 2017 - 10:36