Sotto organico il Comune di Pompei e il sindaco attinge personale dall’elenco dei condannati messo a disposizione dal Ministero della Giustizia. In virtù di una convenzione tra il Comune e il Tribunale di Torre Annunziata, cinque persone che hanno commesso reati minori e residenti nel comune di Pompei, sconteranno la pena alternativa del lavoro di pubblica utilità presso gli uffici di palazzo de Fusco. Senza retribuzione, il Tribunale di Torre Annunziata affiderà a cinque persone le mansioni di giardinieri, operai e addetti alle pulizie degli uffici e del cimitero. “Offrire una seconda possibilità a chi ha sbagliato”, dice il sindaco Pietro Amitrano. Ed è questo il principio che lo ha spinto con la sua Giunta a prendere questa decisione. Insieme alla prospettiva, di certo non secondaria, di assicurarsi forza lavoro a costo zero: impresa non da poco in periodo di severissima spending review. L’Istituto del lavoro di pubblica utilità , pur non essendo introdotto di recente (decreto legislativo 274 del 28 agosto 2000, all’articolo 54) non è molto usato come pena alternativa al carcere. Pompei al momento è l’unico Municipio ad averne fatto richiesta.
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