Un rappresentate di gioielli a processo per appropriazione indebita ad un anno e sei mesi, ne rischia un altro per aver tentato di ‘truffare’ il Tribunale di Rimini con un falso certificato medico. L’uomo, 44 anni originario del Napoletano, lavorava come rappresentate per una ditta di Verucchio, nel Riminese, ed e’ finito sotto processo per non aver mai restituito al datore di lavoro il campionario di vendita fatto di oggetti in oro e pietre preziose per un valore di 75 mila euro. Finito denunciato e sotto processo per appropriazione indebita, il rappresentate pur di non comparire davanti al giudice monocratico del Tribunale di Rimini aveva presentato, il 16 maggio scorso, un referto medico rilasciato dall’Ausl 1 di Napoli centro in cui si attestava che lo stesso aveva avuto un incidente ed era stato ricoverato in ospedale. Una cancellazione sul documento aveva pero’ fatto sorgere dei dubbi, tanto che il Pm di udienza, Leonardo Berardi, ne aveva chiesto copia originale all’azienda sanitaria. Si e’ scoperto cosi’ che l’Asl di Napoli non aveva mai rilasciato quel referto risultato quindi falso. Ieri, per l’udienza che si e’ conclusa con la condanna del 43enne per l’appropriazione indebita del campionario, il rappresentate ha presentato un certificato del medico di base stavolta non accettato dal Tribunale. L’uomo sara’ indagato per false dichiarazioni all’autorita’ giudiziaria.
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